Torneo di quarta a Rovereto nel segno di Caumo e Setti
Quarta a chi? Di certo non ditelo a Tommaso Caumo e Federica Setti che hanno dominato la scena sui campi della Baldresca nella prova del Gran Prix Trentino 2021 organizzata dal Circolo Tennis Rovereto e riservata ai quarta categoria. Figlio d’arte il primo, ex enfant prodige del nostro tennis la seconda, Caumo e la Setti si sono rivelati di un’altra dimensione e hanno legittimato con la qualità del loro tennis un successo che non è mai parso in discussione. Per togliersi ogni dubbio basta ripercorrere il cammino di entrambi, che hanno chiuso il torneo senza lasciare un set agli avversari, sei games appena in quattro incontri addirittura la Setti, che pure partiva da non classificata. E’ bastato poco in ogni caso alla roveretana per scrostare le ruggini della lunga inattività e ritrovare confidenza e sicurezza di palleggio, armi con le quali ha stretto nella sua morsa anche due giocatrici esperte come l’alense Michela Debiasi e la nonesa Marilena Menapace, quest’ultima pronta ad approfittare del ritiro della 4.1 bolzanina Annette Lenz, seconda testa di serie del tabellone per raggiungere la finale dopo aver superato Margherita Maistri. La sfida decisiva non ha avuto storia, perché la Setti ha sempre comandato con decisione gioco e punteggio, senza mai allentare la presa. Percorso netto pure per il valsuganotto Tommaso Caumo, 31enne figlio dell’indimenticato maestro Bruno, non ha corso rischi sino alla finale, qui però ha dovuto tenere alta l’attenzione opposto allo spagnolo Miguel Angel Vilchez Palacio, 29enne tennista di Granada, tesserato per il Cus Trento, una laurea in Ingegneria Civile, già protagonista in primavera dei tornei Tpra. Caumo è stato abile a pressare con il diritto, ad avvelenare gli scambi con il back di rovescio per sottrarsi alla ragnatela dell’iberico, che in semifinale aveva fermato il sorprendente 4.2 di casa Giacomo Turella, classe 2005. Palacio ha provato a mettere in po’ di pressione nel secondo set al 4.1 del Ct Borgo, ma Caumo non si è distratto ed è riuscito a evitare la pericolosa coda del terzo set prendendo l’iniziativa nel momento più caldo.
Ricco il cartellone che prevedeva anche le gare di doppio, sia maschili che femminili, e il doppio misto. Nel maschile l’hanno spuntata i roveretani Giacomo Turella e Alessandro Imperatore, dopo un duello all’ultimo punto con il duo di Torbole formato da Nicola Chicco e Paolo Ischia; tra le donne convincente successo delle tenniste dell’Ata Debora Vichi e Sofia Irene Mura, mentre nel misto hanno prevalso Margherita Maistri e lo spagnolo Palacio. Ottima l’organizzazione del torneo che ha visto al via quasi duecento atleti, diretti con la solita competenza dal giudice arbitro Emanuele Carollo,
Singolare maschile Quarta
Quarti: Pancheri b. Dietre 6-4 6-3, Caumo b. Imperadore 6-4 6-2, Turella b. Dossi 6- 4-6 6-4, Palacio b. Lombardini 6-4 6-2 - Semifinali: Caumo b. Pancheri 6-2 6-1, Palacio b. Tutela 7-5 6-3 - Finale: Caumo b. Palacio 6-3 7-5
Singolare femminile Quarta
Quart: Debiasi b. Mazzurrana 6-2 6-1, Setti b. Cuttini 6-2 6-1, Maistri b. Nardelli 5-7 6-3 7-5, Menapace b. Lenz 3-6 5-5 rit - Semifinali: Setti b. Debiasi 6-2 6-1, Menapace b. Maistri 6-3 6-4 - Finale: Setti b. Menapace 6-0 6-0
Doppio maschile
Finale: Imperadore-Turella b. Chicco-Ischia 6-7 7-6 11-9
Doppio femminile
Finale: Vichi-Mura b. Frisanco-Rossi 6-3 6-2
Doppio misto
Finale: Maistri-Palacio b. Segarizzi-Santini 7-5 6-3
