Come battere il Covid-19: il decalogo del tennista
“Stiamo giocando una partita difficile ma siamo convinti di poterla vincere grazie alla formazione”. E’ lo spunto da cui parte Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto di Formazione Roberto Lombardi e organizzatore dell’evento digitale “Il tennis al tempo del Coronavirus” che, all’interno del suo intervento sulle nuove frontiere della formazione dell’Istituto e le prospettive per le scuole tennis del futuro, ha presentato anche una serie di regole pratiche, una sorte di decalogo per la ripresa del gioco a livello individuale ma anche di gestione della scuola di tennis. Gli lasciamo la parola per una fotografia in chiave tennistica della crisi.
“Il tennis sta una partita complicatissima contro un avversario invisibile, di nome Covid-19, sicuramente straniero, se non vado errato di origine cinese. Ma se è vero che abbiamo perso il primo set 7-6, per uno stop forzato è altrettanto vero che abbiamo da pochi minuti vinto con il medesimo punteggio il secondo set, essendo evidenti i cali di contagio. Adesso siamo pronti a vincere questo match, il terzo set vogliamo vincerlo 6-0 perché il tennis ha insite nella sua natura sportiva le normative che i decreti ministeriali richiedono di applicare per evitare il contagio.
Oggi possiamo dire che il nostro è uno sport sicuro. La priorità è la riapertura dei circoli per poter vincere la partita. Abbiamo insegnanti competenti e migliaia di allievi scalpitanti che vogliono rientrare in campo”.
“Nella classificazione degli sport più adatti ai tempi del Coronavirus, sicuramente il tennis è in testa – spiega Dell’Edera -: non è uno sport di contatto, si gioca in questo periodo quasi esclusivamente all’aperto e in un campo di 1000 metri quadrati possono entrare al massimo 4 persone. Il nostro sport dovrebbe essere il primo a ripartire. Ripartenza che dovrebbe essere alle porte con le dovute accortezze.
Abbiamo una grande opportunità di avvicinare sempre più persone al nostro sport. Anche pensando a questo abbiamo preparato un decalogo. Per gli amatori e i praticanti, perché tanti comportamenti automatico che avevamo fino a ieri oggi devono essere assolutamente rivisti. Ecco le prime regole del tennis sicuro per i praticanti:
In prossimità dei campi devi arrivare sempre con mascherina, guanti e gel igienizzante nel portaracchette
Mantieni sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro prima, durante e dopo aver giocato a tennis, soprattutto nel doppio;
Quando giochi, ricordati di indossare il guanto con la mano non dominate con cui lanci la palla nel servizio o raccogli le palline;
Se non riesci a giocare con il guanto, poiché giochi il rovescio a due mani, utilizza il gel disinfettante ad ogni cambio campo
La stretta di mano, o il “batti cinque” puoi sostituirla con un tocco della punta della racchetta con quella del tuo compagno di gioco
Se hai giocato un match, l’arbitro puoi salutarlo indicandolo con la testa della racchetta
Prima e dopo il match lavati accuratamente le mani e appena puoi utilizza il gel igienizzante
Cambia campo dal lato opposto rispetto al tuo avversario; se non è possibile ricordati la distanza di sicurezza
Togli l’over-grip al termine di ogni incontro e rimettine uno nuovo prima del successivo”.
“Ma non basta – prosegue il direttore dell’I.S.F. - nuove regole di sicurezza devono essere applicate anche dagli insegnanti e dai genitori per la ripresa delle lezioni nelle scuole tennis. Eccole:
1) L’ingresso in campo deve avvenire non per gruppi ma singolarmente;
Nella fase di accoglienza dedicare sempre almeno un minuto al promemoria delle regole sull’igiene;
2) In ogni momento della lezione gli allievi devono essere almeno a 1metro di distanza tra loro;
3) In ogni momento della lezione l’insegnate deve essere almeno a 1metro da ciascun allievo;
4) Il rapporto insegnanti/allievi all’interno del campo deve rispettare i parametri dettati dall’Istituto Superiore di Formazione “R.Lombardi”;
5) Minitennis/Avviamento: 1 a 4 o 1 a 3; Perfezionamento: 1 a 3 o 1 a 2; Specializzazione: 1 a 2 o 1 a 1; Alto livello: 1 a 1;
6)Evitare spiegazioni con bambini in piedi dietro la riga e nella didattica utilizzare il principio dell’interattività evitando “file indiane”;
7)Evitare ogni correzione tecnico-manuale;
8)Prestare particolare attenzione per evitare gli assembramenti durante la raccolta delle palle;
9)Per i genitori: lasciare i propri figli in prossimità dei campi senza creare assembramenti;
10) Per i genitori: assicurarsi che i propri figli abbiano sempre a disposizione il gel igienizzante”;
“Ogni circolo dovrà costruirsi il suo decalogo – conclude Michelangelo dell’Edera - perché in Italia le strutture sportive sono troppo differenti una dall’altra. Abbiamo circoli con 1 o 2 campi e spogliatoi ampi e circoli con 10 campi e spogliatoi piccoli. Circoli che hanno o non hanno bar e ristorante, circoli dove si prenota solo on line (cosa consigliata) o circoli con la segreteria o la reception. La strategia migliore per vincere contro il Coronavirus resta comunque fare una corretta formazione, sia nel circolo con gli insegnanti che nelle scuole tennis. E credo che l’Istituto di Formazione Roberto Lombardi, al suo decimo anno di vita, abbia tutti gli strumenti per essere vincente. Non a caso alla nostra struttura, che sarà sempre più votata anche all’e-learning, è stata attribuita il massimo riconoscimento di qualità dalla Federazione Internazionale (ITF), il Gold Level Recognition”. Un'altra bella vittoria.
Fonte: Federtennis.it