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Memorial Balestra all'Ata: vincono Gruber e Matilde Vivaldelli

Gabriel Gruber e Matilde Vivaldelli, si carica di promesse l’undicesima edizione del "Memorial Pietro Balestra", torneo organizzato dal circolo di via Fersina per ricordare un caro amico e un appassionato tennista, manifestazione salita ulteriormente di tono e di qualità, capace di riscuotere il consueto successo di partecipazione e coinvolgimento. Il torneo ha messo in bella vetrina l’estro del 19enne di Caldaro, e il talento inatteso, ma lucente della 14enne della val di Ledro che gioca e si allena a Rovereto. Non si è visto solo questo naturalmente, ma anche tanto altro all’Ata, perché la manifestazione che sprinta verso il finale di stagione, ha offerto parecchi spunti interessanti. Le qualità di un altro giovane roveretano da seguire con un occhio di riguardo, Giulio Pugliese, un classe 2006 cresciuto parecchio in personalità, già vincitore un paio di settimane fa a Ledro, bravo a mettere paura almeno per un set al tennista altoatesino. Ma anche il ritorno su buoni livelli di Gianmarco Giua, 3.2 del Ct Pergine classe 1989, che proprio con la maglia dell’Ata aveva giocato l’A1 nel 2008, è che qui è riuscito ad arrampicarsi sino alla finale. Giua si è aggrappato alle sue doti temperamentali per avere ragione di un lottatore dai solidi fondamentali come Stefano Gretter, poi, dopo aver sfruttato il ritiro del 18enne 3.1 del Tc Bolzano Alessandro Baldin, ha tenuto a lungo botta con Gruber, imbrigliando l’aggressività del tennista di Caldaro con palle alte e profonde, e improvvisi cambi di ritmo. La sfida è corsa via sul filo dell’equilibrio per due set, ma Gruber non se l’è lasciata mai sfuggire di mano, ha mostrato di saper usare all’occorrenza sia il fioretto che la spada e nel momento cruciale del terzo set, è tornato padrone del match, facendo leva anche sulle maggiori risorse atletiche.

Ragazze in rampa di lancio - La next generation roveretana ha dominato la scena nel femminile, a prendersi tutto il palcoscenico con insospettata autorevolezza è stata la giovanissima Matilde Vivaldelli, classe 2008, 3.5 in rampa di lancio. Ha sciorinato il suo gioco, aggressivo e pungente da fondo con impressionante sicurezza, ha stoppato sul nascere la corsa di Giorgia Widmann, recente vincitrice al Città di Trento di terza, e in semifinale ha estromesso di forza la principale favorita della prova, la 3.2 dell’Argentario Emma Serio. Vincere aiuta a vincere si dice in questi casi, Matilde di sicuro ha preso fiducia e convinzione, si è caricata partita dopo partita, e con questa energia ha sfidato a viso aperto in finale anche la compagna di circolo, la 16enne 3.3 Irene Osti, che pure aveva un pizzico di esperienza da spendere in più, quella che le aveva permesso di superare in semifinale, un’altra interessante ragazzina del Ct Rovereto, Ana Tamindzic. La Osti ha provato ad alzare i ritmi, ma nei momenti caldi è stata la determinazione e il coraggio della Vivaldelli a fare la differenza. Bella e coinvolgente la cerimonia di premiazione, orchestrata alla perfezione dal direttivo dell’Ata Battisti: “E’ un torneo a cui teniamo tantissimo", ha sottolineato al proposito il presidente Renzo Monegaglia. E l’attaccamento si è visto tutto.

I Risultati - Singolare maschile terza - Quarti: Gruber b. Bertoldi 6-0 6-1; Pugliese b. Ferrari 6-2 rit; Giua b. Gretter 1-6 6-2 7-6; Baldin b. Codoni 6-0 6-1 - Semifinali: Gruber b. Pugliese 4-6 6-2 6-1; Giua b. Baldin pr - Finale: Gruber b. Giua 7-6 6-7 6-3 - Singolare femminile terza - Quarti: Vivaldelli b. Modena 6-3 6-4; Tamindzic b. G. Pinamonti 6-4 7-6 - Semifinali: Vivaldelli b. Serio 6-4 6-1; Osti b. Tamindzic 7-5 6-1 - Finale: Vivaldelli b. Osti 6-4 6-4

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