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Carpenedolo ed Egna: il doppio sigillo Open di D'Agostino

Da Carpenedolo a Egna, dalla pianura alla montagna, il passo può essere decisamente breve per uno in palla e in condizione come Stefano D’Agostino. Non partiva da favorito, ma il 20enne di Arco si è preso per due volte la scena con grande personalità e convinzione. Prima si è portato a casa il Quarto Trofeo Mak Wheels, Open organizzato sulla terra bresciana del Tc Carpenedolo, quindi è andato a imporsi sui campi di Egna, nel Mountain Tennis Trophy organizzato dal club altoatesino. Carpenedolo è stato il trampolino di lancio, ha dominato nei quarti il giocatore più accreditato in termini di classifica, il 25enne 2.2 pavese Giulio Colacioppo, liquidato con un perentorio 6-2 6-0, quindi ha prevalso dopo due set piuttosto lottati con il 2.3 della Canottieri Baldesio Riccardo Mascarini e ha fatto sua una bella finale con il 2.3 modenese del Tennis Egna Leonardo Taddia. Bravo il trentino, che ha scelto di allenarsi sui campi di Caldaro con il maestro Massimo Canestrari, a rimanere sempre concentrato nei momenti caldi, lucido e freddo sui punti importanti. Il successo bresciano gli ha restituito la consapevolezza necessaria e il messaggio di fiducia è stato immediatamente tradotto sul rosso di Egna. Qui il numero uno del tabellone era il 30enne 2.2 di Bassano Tommaso Gabrieli, rimontato in semifinale da un ottimo Manuel Plunger. D’Agostino è arrivato in fondo senza rischi, in parte agevolato dal ritiro dal 2.4 del Tc Rungg Horst Rieder, e si è presentato bello carico all’appuntamento finale. Plunger ha provato a spingere gli scambi, ha cercato di far giocare l’arcense lontano dalla rete per sottrarsi alle accelerazioni del rivale, ma D’Agostino ha messo sul piatto una maggiore varietà di soluzioni e ha tenuto alta la percentuale di prime palle, senza mai perdere il controllo del gioco e del punteggio. Proprio Plunger aveva fermato in semifinale il solandro dell’Ata Leo Penasa, mai in partita con il tennista di Parcines, mentre Rieder aveva stoppato nei quarti il valsuganotto del Ct Trento Pietro Pecoraro. Non ce l’ha fatta invece Sofia Selle, 17enne di Cavalese in forza al Tc Gherdeina, a incrinare le sicurezze della altoatesina Marion Viertler che ha dominato il torneo femminile con la solidità dei suoi colpi, la Selle si è spinta sino alla finale, ma qui è stata ancora una volta la 24enne 2.4 del Ct Merano che ha lasciato alle sue avversarie appena otto games in tre incontri.

I risultati del Mountain Tennis Trophy

Singolare maschile Open - Quarti: Gabrieli b. Tappeiner 6-1 6-1; Plunger b. Penasa 6-0 6-0; Rieder b. Pecoraro 6-4 7-6(3); D’Agostino b. Lechner 6-2 6-2 - Semifinali: Plunger b. Gabrieli 6-7(3) 6-4 6-3; D’Agostino b. Rieder 6-1 1-0 rit - Finale: D’Agostino b. Plunger 6-4 6-3.
Singolare femminile Open - Semifinali: Viertler b. Cacciato 6-2 6-0; Selle b. Costaperaria 6-2 7-5 - Finale: Viertler b. Selle 6-2 6-0

Autore
Luca Avancini

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