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Campionati Provinciali a Trento: tutti i titoli

Con i successi di Cristian Cauzzi e Filippo Fratton è calato definitivamente il sipario sull’edizione 2021 dei Campionati Provinciali individuali, srotolatisi come da tradizione per due settimane sulla terra rossa del Ct Trento. Identità di gioco e qualità, ma anche testa e gamba, Cauzzi, 17enne 3.1 di Arco ha fatto leva sulle sue doti caratteriali per raddrizzare due match complicati, in semifinale contro un ispirato Pietro Biscaglia, rimasto poi a corto di benzina alla distanza, e in finale opposto a Pietro Tranquillini, 19enne 3.1 roveretano del Tc Brentonico, dotato sicuramente sul piano tecnico e fisico. La continuità ha fatto però la differenza, Cauzzi ha sgretolato piano piano le sicurezze dei rivali, che si erano presi un set di vantaggio, manovrando bene gli scambi da fondo e conquistando qualche bel punto a rete. Un titolo che equivale a un autentico attestato di maturità per il giovane arcense, che da qualche mese fa base all’Ata.

Il quarta, come da buona abitudine, si è divertito a scompaginare le carte sin dall’inizio. Gran fisico e una scorza dura da lottatore, Simone Cioffi è stata senza dubbio la rivelazione del torneo, partito da lontano per via della classifica di 4.4, il 24enne tennista del Ct Trento si è fatto strada con forza sino alla finale, agguantata dopo una lunga ed estenuante battaglia in semifinale con Massimiliano Colosio dell’Ata. La sfida decisiva è rimasta a lungo in equilibrio, Filippo Fratton, 4.1 del Ct Trento, classe 1992, già emerso da una complicata semifinale con una rivale ostico e tenace come il rotaliano Massimo Pancheri, ha provato a prendere in mano l’iniziativa, ma ha dovuto sempre fare i conti con l’ostinata difesa del suo pugnace avversario. Il confronto si è risolto al tie-break del terzo set , e qui Fratton è stato più pronto, forse più lucido, nel cogliere l’attimo fuggente della vittoria. Non è stato assegnato il titolo di doppio di terza, Luca Lombardini e Nicola Maria Romeo si sono presi invece con merito quello riservato ai quarta.

Singolare maschile Terza
Quarti: Tranquillini b. Boninsegna 7-6 6-2, Ziglio b. Ghezzer 6-2 6-4, Cauzzi b. Lattisi 6-2 6-4, Biscaglia b. Cristellotti 6-3 6-0
Semifinali: Tranquillini b. Ziglio 2-6 2-0 rit, Cauzzi b. Biscaglia 3-6 6-3 6-1
Finale: Cauzzi b. Tranquillini 6-7 6-2 6-2
Singolare maschile Quarta
Quarti: Pancheri b. A. Maestranzi 6-3 6-4, Fratton b. Ravagni 6-4 6-2, Cioffi b. Pastorello 6-3 7-5, Colosio b. Lombardini 6-3 6-3
Semifinali: Fratton b. Pancheri 3-6 6-4 6-2, Cioffi b. Colosio 7-5 4-6 7-6
Finale: Fratton b. Cioffi 6-2 4-6 7-6
Doppio maschile Quarta
Finale: Lombardini-Romeo b. Marangon-Tamanini 6-3 6-4

COSI' LE ALTRE GARE - Pietro Pecoraro e Noemi Maines, la terra rossa di piazza Venezia incorona i suoi campioni provinciali assoluti. Senza troppe sorprese, almeno nelle due gare maggiori. Pecoraro ha respinto l’assalto del più giovane e agguerrito rivale, il 16enne 2.6 dell’Ata Stefan Vedovelli, uscito battuto, ma non ridimensionato dalla finale sui campi del Ct Trento, nella quale ha confermato istinto e talento, qualità importanti che potrà continuare ad affinare con il tempo. La sfida decisiva è stata una questione di testa, il 24enne di Telve che qui insegna ai ragazzini del circolo, ha giocato con la mente sgombra, stimolato dalla continua ricerca di soluzioni vincenti, senza pressione addosso, lasciata tutta sulle spalle dell’atino, che ha fiutato la possibilità di rovesciare le gerarchie, ma si è un po’ perso nei momenti chiave. Sul 5-5 del primo set, quando ha commesso qualche errore di troppo, e sul 2-3 del secondo parziale, quando si è fatto scappare il valsuganotto mancando due palle del 3-3. Pecoraro era uscito da una complicata semifinale con il 2.6 Nicola Carollo, raddrizzata a fatica, riducendo gli errori e salendo di giri nel terzo set dopo un avvio tutto in salita, merito anche dell’approccio veemente del 18enne del Ct Rovereto; Vedovelli aveva governato con personalità, lettura e capacità di impostazione, la sfida con il tennista di casa Matteo Fondriest, tenuto sempre a distanza nel punteggio.

Donne da copertina. E tutte giovanissime. Noemi Maines, Margherita Miaroma e Giorgia Widmann, quarantatré anni in tre. Entusiasmo, qualità e voglia di crescere, le indicazioni emerse con forza dai tabelloni femminili, i primi come d’abitudine a completare il loro percorso e a emettere i verdetti. Per certi versi pure inattesi. L’Open ha premiato il percorso di crescita, continuo e costante, di Noemi Maines, classe 2006, già vincitrice lo scorso marzo dell’Open Rodeo di Rovereto. La 2.6 dell’Ata ha impiegato un set in semifinale per sfondare le difese di Caterina Odorizzi, 2.6 tesserata per l’Argentario, ma di stanza a Ortisei, quindi ha giocato con la giusta applicazione e precisione contro la compagna di circolo Sveva Bernardi, che partiva favorita in virtù dell’età (due anni in più) e dell’esperienza, ma che si è ritrovata quasi sempre all’inseguimento della giovane rivale, attenta a fare le scelte giuste nelle fasi importanti.

Quello di terza è stato il torneo delle sorprese, tutte le prime quattro teste di serie sono uscite all’esordio, la 3.3 roveretana era la prima favorita, ma è caduta subito nell’imboscata tesale dalla giovanissima rotaliana Emma Serio, classe 2008; stessa sorte per la numero due Irene Osti, sconfitta in rimonta da Margherita Miaroma. La 14enne 3.5 di Arco è sembrata un po’ intimidita in avvio, ma si è sciolta dopo un primo set a senso unico ed è sembrata salire su un tappeto volante. Di lì in poi non ha più avuto esitazioni, ha palleggiato sicura in semifinale con la 17enne 3.4 roveretana Sara Menapace, quindi ha gestito con autorevolezza la sfida decisiva con la tennista di Predazzo Sofia Selle, 3.3 classe 2006, protagonista in precedenza di una bella vittoria con la Serio.

Tre games appena persi in altrettanti incontri, affermazione netta e convincente quella di Giorgia Widmann nel tabellone di quarta: la giovanissima di Mezzocorona, tesserata per l’Argentario, classe 2007, ha usato l’arma dell’aggressività per sottrarsi alla ragnatela della nonesa Marilena Menapace, quindi ha dominato gli scambi con Monica Carotta dell’Ata, che si era fatta strada sino alla finale sfruttando bene il varco apertosi per il ritiro di Emma Serio e dell’arcense Greta Michelotti.

Singolare maschile Open
Quarti: Pecoraro b. Rampazzo 6-1 6-3, Carollo b. Cauzzi 6-2 6-3, Vedovelli b. Zarantonello 7-5 6-2, Fondriest b. Menapace 6-3 6-3
Semifinali: Pecoraro b. Carollo 0-6 6-1 6-4, Vedovelli b. Fondriest 6-2 6-4
Finale: Pecoraro b. Vedovelli 7-5 6-3
Singolare femminile Open
Quarti: Bernardi b. Versini 6-4 6-1, Pantezzi b. Vivaldelli 6-4 4-6 6-3, Maines b. Schmid 6-1 6-2, Odorizzi b. Tomasi 6-2 6-2
Semifinali: Bernardi b. Pantezzi 6-1 6-2, Maines b. Odorizzi 7-5 6-0
Finale: Maines b. Bernardi 6-4 6-4
Singolare femminile Terza
Quarti: Serio b. Tamindzic 7-5 3-6 6-2, Selle b. Civettini pr, Menapace b. Zeni 6-2 1-6 6-3, Miaroma b. Osti 1-6 6-2 6-3
Semifinali: Selle b. Serio 6-2 6-3, Miaroma b. Menapace 6-3 6-1
Finale: Miaroma b. Selle 6-1 6-4
Singolare femminile Quarta
Quarti: Menapace b. Tibesigwa 6-1 6-4, Widmann b. Sinisgalli 6-1 6-0, Carotta b. Michelotti pr, Chyzh b. Serio pr
Semifinali: Widmann b. Menapace 6-1 6-0, Carotta b. Chyzh 6-3 6-3
Finale: Widmann b. Carotta 6-0 6-1

In allegato il programma e i tabelloni

Autore
Stefano Sembenotti

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