Gioia Viola Sgarbossa: suo il Junior Masters - Road to Torino

Jannik e Carlos, ma non solo. Le Nitto Atp Finals hanno regalato una piccola grande gioia anche a una giovanissima trentina, Viola Sgarbossa, che si è aggiudicata nella magica cornice della Inalpi Arena le finali under 13 del Circuito Junior Masters - Road to Torino. Temperamento, carattere e tanta qualità tennistica, sorretta da queste doti la ragazzina del Ct Arco si è fatta strada sino in fondo al tabellone: Viola è stata brava a raddrizzare un complicato match d’esordio con la 3.1 lecchese Giulia Scozzafava, ma la vittoria in rimonta le ha dato la fiducia necessaria per tenere saldamente in pugno poi la semifinale con la campana Fatima Lorenza Cesare, e ritrovarsi carica e determinata nella sfida decisiva. Qui l'arcense ha recuperato nuovamente un set di ritardo con la 3.1 lombarda Martina Ratti, è salita d'impeto nel secondo e nel momento cruciale, il super tie-break, è stata praticamente perfetta, chiudendo avanti 10 punti a 5. Una bella soddisfazione anche per l’istruttrice Alessandra Versini che ha seguito passo dopo passo il cammino della talentuosa e promettente arcense, e per il circolo del presidente Luca Fruner, che da qualche stagione sta investendo risorse ed energie in un settore giovanile, diventato ormai il fiore all'occhiello dell'attivissimo sodalizio gardesano.
Oltre alla Sgarbossa erano in gara a Torino altri due tennisti trentini, non hanno vinto, ma hanno comunque mostrato spunti interessanti e confermato il buon lavoro svolto nei rispettivi circoli. Nel tabellone Under 13 il roveretano Riccardo Ziglio non è riuscito a superare lo scoglio di primo turno rappresentato dal tosto 3.2 siciliano Lorenzo Consoli, mentre nel torneo riservato agli Under 11 il giovanissimo Rafael Menghini del Ct Calisio ha dovuto subito cedere al 3.4 milanese Lorenzo Sarri.
Per entrambi si è trattato comunque di un’esperienza preziosa, utile per confrontarsi con un livello di gioco particolarmente competitivo e per accumulare fiducia in vista dei prossimi appuntamenti stagionali. Ziglio ha lottato a lungo, mostrando una buona tenuta mentale, mentre Menghini, nonostante la sconfitta, ha confermato margini di crescita molto interessanti, soprattutto dal punto di vista tecnico.