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Wta Rovereto: Lucrezia Stefanini a un passo dal sogno

Rovereto si stringe attorno alla sua campionessa designata. Lucrezia Stefanini, 27 anni, toscana di grinta e tennis "quadrumane" - dritto e rovescio impugnati con due mani, come la sua eroina Marion Bartoli - ha centrato la prima finale Wta della carriera. Lo ha fatto al termine di una settimana in cui è cresciuta match dopo match, trascinata dal calore del PalaBaldresca e sostenuta dal lavoro con il coach e compagno di vita, Ferdinando Bonuccelli.Nella semifinale di ieri, Stefanini ha piegato la ventenne Sofia Costoulas per 6-3 7-5, non senza soffrire. Al 5-4 del secondo set ha sprecato quattro match point, si è vista raggiungere sul 5-5 ma, come nel suo stile, non ha tremato: testa alta, piedi rapidi, concentrazione ferrea. Ha chiuso al quinto match point, in un'esplosione collettiva di applausi. La giovane belga però esce a testa alta: talento cristallino, colpi completi, prospettiva da futura big nel solco di Justine Henin e Kim Clijsters. Ad attenderla in finale, oggi alle 16, ci sarà la russa Oksana Selekhmeteva, n°2 del seeding e in stato di grazia. La 22enne ha superato Susan Bandecchi 7-6(1) 6-2, mostrando un tennis solido, continuo, fisico. Recentemente protagonista nelle qualificazioni degli US Open, dove ha centrato il main draw, la russa sembra solo all'inizio della sua scalata.
Il PalaBaldresca però sarà una bolgia azzurra. Stefanini potrà contare su un pubblico che ormai la considera di casa, pronto a spingerla verso un traguardo storico: 13.480 euro di premio e soprattutto 125 punti che le cambierebbero la classifica e le prospettive future.

Il doppio alle ceche

Prima delle semifinali di singolare, la scena era stata tutta per il doppio. Le favorite Jesika Maleckova e Miriam Skoch, entrambe tra le migliori 80 specialiste al mondo, hanno conquistato il titolo battendo Silvia Ambrosio e Aurora Zantedeschi 6-0 4-6 10-4. Partenza choc per le italiane, sotto 6-0 2-0, poi la reazione: spinta dal tifo caldo del PalaBaldresca e dalla tenacia di Zantedeschi, la coppia ha rimesso in piedi il match con un pregevole 6-4. Nel super tie-break però le ceche sono state più precise nei momenti decisivi, chiudendo per 10-4 e portando a casa il sesto titolo insieme.Per Ambrosio un déjà vu amaro: solo un mese fa aveva perso un'altra finale Wta 125, a Tolentino, di nuovo contro la stessa coppia. «Grazie ad Aurora per la pazienza questa settimana. Ho perso due finali contro le stesse avversarie, ma ci riproveremo» ha detto con emozione. Zantedeschi ha aggiunto: «Settimana molto intensa, grazie Silvia, ce l'abbiamo messa tutta».Maleckova e Skoch hanno salutato con un sorriso e un pizzico di ironia: «Ci dispiace non aver lasciato vincere le italiane... ma avranno un'altra occasione. Ci vediamo l'anno prossimo».Oggi è il giorno di Lucrezia. Toscana, cresciuta a "pane e tennis" in famiglia, "quadrumane" come la leggenda Bartoli, carattere da guerriera: Rovereto ha la sua storia da raccontare. E adesso vuole scriverne il finale.

I risultati

Semifinali: Susan Bandecchi (SUI) b. Oksana Selekhmeteva 6-7(1) 2-6; Lucrezia Stefanini (ITA) b. Sofia Costoulas (BEL) 6-3 7-5.

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