Rovereto: Presentato il Wta 125, altre tre azzurre in gara

Si svela nel cuore della città, tra gli spazi solenni e carichi di storia di Palazzo Pretorio, il Rovereto Open, torneo WTA 125, da 115.000 dollari, che a partire da domenica 19 ottobre, diventerà il centro del tennis femminile internazionale. Al di là delle parole di rito e dei dettagli organizzativi, c’era curiosità di scoprire i nomi delle protagoniste in gara grazie alle wild card concesse dalla Federazione, nomi annunciati da Graziano Risi, roveretano d’adozione, consigliere della FITP con delega sul settore tecnico.
Scommesse, ma non solo - “Abbiamo deciso di puntare su tre italiane che, ognuna a modo suo, possono illuminare il torneo di Rovereto”, ha spiegato Risi. “Camilla Rosatello, trent’anni, è una giocatrice esperta, combattente, capace di tirare fuori partite impossibili. Poi c’è Samira De Stefano, ventunenne, con ranking ancora modesto, ma un potenziale che fa ben sperare per il futuro. Infine la giovanissima Tyra Grant, 17 anni, che già conosce la pressione dei riflettori e del palcoscenico internazionale, avendo fatto parte della squadra azzurra che ha difeso vittoriosamente il titolo alla Billie Jean King Cup”. Un profilo, quello della Grant, di grande prospettiva, sul quale bisogna in ogni caso mantenere “un punto interrogativo”, come ha ricordato lo stesso dirigente azzurro. “Sta disputando altri tornei, tra cui uno sulla terra battuta in Portogallo. Ma confidiamo nella sua presenza. È un talento vero, che può dare molto a se stessa e al tennis italiano. La Federazione si fa carico del montepremi, in cambio delle wild card. È un investimento: vogliamo che le nostre ragazze abbiano occasioni di misurarsi a livelli importanti. Rovereto ha già dimostrato in passato di saper gestire eventi di rilievo: per questo la fiducia è totale”.
Continuità - È stato proprio il presidente Francesco Liace a sottolineare l’importanza della continuità nell’organizzazione di grandi eventi. “Abbiamo ereditato il torneo dal precedente direttivo e ci siamo assunti la responsabilità di mantenerlo vivo. Senza l’aiuto del Comune e della Provincia non sarebbe stato possibile. E un grazie speciale va alla FITP che ha creduto in noi: Rovereto vuole essere all’altezza della fiducia ricevuta”. Poi è stata la volta della politica cittadina. Il vicesindaco Andrea Miniucchi ha dato al torneo una cornice istituzionale: “Era giusto presentare questo evento nella sala più importante del Comune. Da vent’anni investiamo in infrastrutture per ospitare manifestazioni di livello. Il nostro obiettivo è chiaro: fare di Rovereto una città capace di unire memoria storica e vitalità sportiva. La sinergia tra Comune, Provincia e Circolo rende possibile tutto questo”. Infine, con tono pragmatico, l’assessore allo sport Michele Dorigotti: “Negli ultimi due anni abbiamo avuto i maschi del Challenger, ora tocca alle donne. È un segno di equilibrio e di crescita. Mi auguro di vedere il Pala Baldresca pieno, perché lo spettacolo lo merita. E perché il tennis, senza pubblico, è come un teatro vuoto”.
Tenniste trentine - Fari accesi quindi sui campi del Pala Baldresca, toccherà al direttore del torneo, Luca Stoppini, coordinare l’evento. “Un torneo così non si fa da soli. Devo dire grazie al nostro consiglio, ai maestri, ai volontari che ci accompagna prima, durante e dopo. Rovereto ha una comunità che sa farsi squadra. E il tennis, in fondo, è un gioco di squadra allargata: senza pubblico, arbitri e staff, non esisterebbe.» Poi ha calato le carte locali: “Abbiamo deciso di assegnare la nostra wild card per il tabellone principale a Elisa Visentin, maestra del circolo. È un premio alla carriera e alla sua dedizione. Per le qualificazioni, invece, abbiamo scelto Ana Tamindzic, giovane tennista del Ct Rovereto che avrà modo di mettersi alla prova. Nel doppio, la Visentin giocherà insieme a Noemi Maines: sarà bello vedere le nostre ragazze in campo davanti al pubblico trentino”.