Alla scoperta del pickleball, il nuovo sport della racchetta

Non prendetelo alla lettera, non è lo sport della palla sottaceto. La curiosa denominazione, pickleball, è stata presa in prestito dal linguaggio nautico e non certo da quello culinario, pare faccia riferimento ai “pickle boat”, termine con cui nel canottaggio universitario si definivano gli equipaggi composti da canottieri che non erano stati scelti dalle altre squadre. Sarà anche uno gioco nato con gli “scarti”, ma bisogna riconoscere che negli ultimi anni ha conosciuto una fortuna insospettata, e una popolarità tale da renderlo in breve tempo uno degli sport più amati e praticati negli States. Ha sicuramente aiutato il fatto che lo pratichino tante celebrità, a cominciare dagli ex campioni della racchetta, John McEnroe e André Agassi in testa, ma gli ingredienti per divertire e appassionare ci sono tutti: semplicità, immediatezza, aggregazione. E’ la nuova frontiera degli sport con racchetta, ed è pronto a invadere anche il vecchio continente.
Coinvolgente - Qualcuno lo ha ribattezzato “Tennis in slow motion”, per via della lunghezza degli scambi, la ricerca del punto che privilegia finezza e precisione, a scapito della forza e della potenza. Comodo da praticare, considerati i costi ridotti per attrezzature e spazi, semplice da avvicinare. Non banale, di sicuro divertente e coinvolgente. Una disciplina che sembra riunire in sé elementi propri del badminton (punteggio), del tennis, del padel, dei racchettoni da spiaggia, se non addirittura del ping pong, con il quale condivide colpi e impugnatura. Si gioca in due, molto più spesso in quattro, anche se il campo ha dimensioni piuttosto ridotte. La palla di plastica non pressurizzata, rimbalza spesso in modo imprevedibile, e costringe i giocatori a mantenere alta attenzione e concentrazione. Facile, ma non troppo insomma. Prontezza di riflessi e rapidità d’azione, queste le qualità richieste per rendere piacevole l’esperienza di gioco.
Inclusivo - “Il pickleball è semplice e immediato, socializzante e molto inclusivo, adatto a tutte le età”, spiega convinto Enrico Fronza, fiduciario trentino della Federazione. Dopo aver inglobato il Padel, la Fitp ha intuito le grandi potenzialità che può offrire la nuova disciplina della racchetta, e ha cominciato a investire sempre maggiori risorse nella nuova direzione, sperando in un altro boom stile Padel. “Il gioco ha margini di sviluppo enormi", conferma Fronza, "i campi sono di facile realizzazione e le opportunità per club e insegnanti sono tante. I tennisti? Magari come primo approccio sono un po’ snob, ma anche quelli bravi possono avere difficoltà nel pickleball, la palla parte veloce, ma rallenta presto in volo e quando tocca terra rimbalza poco”.
Road to Torino 2025: la tappa all'Ata
Il caldo torrido non ha fermato lo spettacolo della prima tappa del Tour Nazionale di Pickleball “Road to Torino 2025”, andata in scena sabato e domenica presso gli impianti del Circolo ATA Battisti di Trento. Tra gare combattute, talento in crescita e tanta passione, si è aperto ufficialmente il percorso che porterà alle attesissime Finals di Torino.
Nella giornata di sabato si è disputato il singolare maschile, che ha visto trionfare Massimo Agliocchi al termine di una finale intensa contro Paolo Struffi. Il punteggio di 11-7, 12-10 fotografa infatti una sfida equilibrata.
Grande battaglia anche nel doppio maschile, dove la coppia formata da Vittorio Ugolini e Umberto Pezzi ha avuto la meglio in tre set sulla coppia Nicola e Giuliano Andreolli, con il punteggio di 7-11, 11-3, 11-5. Dopo un primo set complicato, Ugolini e Pezzi hanno cambiato marcia, dimostrando solidità e affiatamento nei momenti decisivi.
La domenica ha invece visto protagoniste le gare del doppio femminile e del doppio misto. Tra le donne, affermazione netta per la coppia Chiara Brambilla - Chiara Conter, che ha sconfitto con un doppio 11-6, 11-4 le altoatesine Sabrina Cannas e Adina Balmus, in una partita gestita con grande lucidità fin dalle prime fasi.
Nel doppio misto, ancora protagonista Chiara Brambilla, stavolta in coppia con Giuliano Andreolli finalista del doppio maschile. I due hanno superato in due set la coppia Giampaolo Dondi - Chiara Conter, con il punteggio di 11-7, 11-9, in un match equilibrato ed avvincente.
Nonostante le temperature elevate, le gare – disputate sia al chiuso che all’aperto – si sono svolte in un clima di grande entusiasmo e sportività. Il “Road to Torino” si conferma non solo un circuito competitivo di alto livello, ma anche un’occasione per valorizzare il pickleball italiano in una cornice accogliente e organizzata come quella dell'ATA Battisti di Trento.
Per tutti, giocatori e aspiranti tali, il prossimo appuntamento è fissato per sabato 26 e domenica 27 luglio, a Pergine, con nuove occasioni per accumulare punti e inseguire il sogno della qualificazione alle Finals di Torino 2025, che si annuncia come uno degli eventi clou della stagione nazionale di pickleball dopo i recenti Internazionali d'Italia svoltisi a Roma.
Storia e regole del gioco
Pare che il pickleball sia stato inventato nel 1965 da un membro del congresso degli Usa, Joel Pritchard, insieme agli amici Bill Bell e Barney McCallum. Il loro obiettivo era quello di intrattenere e far divertire i bambini annoiati in vacanza con delle attrezzature facili da reperire. Non a caso, oggi questa disciplina è molto diffusa nelle scuole statunitensi che hanno inserito il pickleball nel loro programma, come attività fisica per gli allievi. Il campo di gioco è simile a quello del badminton, misura 13,4 metri di lunghezza e 5,18 di larghezza. In questa area si può giocare in singolo o in coppia. La rete che divide le due metà campo deve essere alta almeno 86,36 centimetri al centro. Ogni metà campo contiene un’area di 2,13 metri a ridosso della rete, denominata “kitchen” (cucina), è una “non volley zone”, ovvero una zona del campo nella quale è vietato colpire la palla al volo. Si gioca con una racchetta che ricorda un po’ un tagliere, e una palla leggera, circa la metà rispetto a quelle da tennis o da padel: il peso oscilla tra 21 e 29 grammi, il diametro è di circa 7 centimetri e mezzo. La pallina è di plastica perforata e dunque viaggia a velocità ridotta, così si ha tutto il tempo per colpirla. Il sistema del punteggio è diverso da quello del tennis e del padel, del tutto simile invece a quello della vecchia pallavolo, prima che fosse introdotto il rally point system. Nel pickleball infatti si fa punto soltanto quando si è in possesso del servizio. Se si commette un errore in battuta, l’avversario ottiene il diritto a servire, ma non il punto. Vince la partita di pickleball chi arriva per primo a 11, in caso di parità a 10 bisogna distanziare l’avversario di almeno due punti. La battuta va fatta rigorosamente da sotto ed è buona solo la prima, non c’è una seconda chance nel caso la palla finisca in rete o fuori dal rettangolo di gioco.