Junior Tour a Maia: gioia Ale Fronza, battuto... Alcaraz

Chi l’avrebbe mai detto, un ragazzino trentino, Alessandro Fronza, che batte Alcaraz. E’ successo nel 31ª Taca Internacional Maia Jovem, torneo che si disputa sulla terra rossa di Maia, nel nord del Portogallo, uno degli appuntamenti più prestigiosi dello Junior Tour europeo a livello di under 14. Certo, non stiamo parlando di Carlitos Alcaraz, il 21enne numero 3 della graduatoria ATP, vincitore di quattro titoli Slam e grande rivale di Jannik Sinner, ma del giovanissimo Jaime Alcaraz Garfia, 13 anni, il secondo dei fratelli del campione spagnolo. Un tennista comunque di talento, pur con tutto il peso ingombrante e la pressione che si porta sulle spalle, già capace di far parlare di sé dopo il titolo vinto due anni fa nel Rafa Nadal Tour, a 11 anni, tre d’anticipo rispetto allo stesso Carlitos. Uno che all’ultimo Wimbledon andava in giro per i campi, ospite interessatissimo e competente, per farsi un selfie col suo giocatore preferito, manco a farlo apposta, Jannik il rosso. Pressione di diceva, quella che Alessandro si è scrollato presto di dosso, con una prova solida e una personalità che lo spinge ben oltre i suoi 13 anni. Non c’è da stupirsi, perché il ragazzo di Caldonazzo ha già messo due titoli nazionali individuali in bacheca, a livello under 12 e 13. Un piccolo infortunio ne aveva rallentato la preparazione a fine 2024, ma Fronza ha lavorato sodo negli ultimi mesi per recuperare il terreno perso, ritrovare condizione e sicurezza. Qui in Portogallo, ha dovuto passare attraverso le qualificazioni, ma l’ha fatto mettendo sempre più fiducia nel suo gioco, dapprima ha dominato con un doppio 6-1 l’ucraino Vovk Yaroslav, quindi ha regolato 6-4 6-2 nel turno decisivo il russo Alex Grigoryan, quarto favorito del seeding. Nel match d’esordio del main draw, il nostro è stato bravo a salire ulteriormente di tono, di fronte a un regolarista tenace e tignoso qual è il più giovane degli Alcaraz, rovescio più incisivo rispetto al diritto, e, fatte tutte le debite proporzioni, una somiglianza impressionante nell’impostazione e nelle movenze con il fratello maggiore. La sfida è rimasta in tensione per un set, il primo, che Fronza ha gestito con grinta e pazienza, ha concesso poco nei momenti importanti, prendendo spesso con il diritto l’iniziativa degli scambi. Incamerato il parziale Fronza ha cominciato a colpire sempre meglio la palla e ad aprirsi angoli difficili da coprire, mentre lo spagnolo, ha perso campo e convinzione. E’ finita 7-5 6-3 per il trentino, una gran bella soddisfazione lui che stravede per Carlos. “Il sogno sarebbe incontrare Sinner, mi piace come colpisce la palla, sempre in maniera piuttosto aggressiva. E gli invidio la capacità di stare sempre tranquillo, proprio la testa è un altro aspetto che dovrei migliorare, nel tennis è tutto. Però, è vero, il giocatore che mi affascina di più è proprio Alcaraz”.
L’obiettivo è il tennis professionistico, dalla scorsa stagione si allena con il team di Max Sartori, a Vicenza. Il cambio, dal tecnico che lo aveva seguito da quando era poco più che un bambino, gli ha dato una spinta in termini di maturità, per continuare a crescere, prendere sempre più consapevolezza dei propri mezzi. Ora lo aspetta l’esame più difficile, almeno qui a Maia, con il greco Rafael Pagonis, numero uno del tabellone, vittorioso per 6-0 6-0 al primo turno con il portoghese Tomas Rosas Viana. Intanto ha raggiunto gli ottavi in doppio, insieme al perugino Valentino Grasselli, i due hanno battuto ila coppia lusitana Ancede-Bravo Oliveira 6-2 6-4. Prossimi avversari lo slovacco Andrej Adamovic e il tedesco Luys Calin.