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Torneo Challenger: Rovereto raddoppia e rilancia

L'appuntamento con il grande tennis è a Rovereto, dal 17 al 24 novembre, quando andrà in scena la diciannovesima edizione del Trofeo Perrel-FAIP, la seconda in programma sui campi della Palabaldresca. Ad accrescere l'interesse c'è anche il fatto che il torneo ospitato dal Circolo Tennis Rovereto sarà anche la prova che assegnerà gli ultimi posti utili per l'Australian Open. Un grande lavoro di squadra tra organizzatori e istituzioni ha garantito alla manifestazione un importante salto di qualità: il passaggio da Challenger “75” a “100”, la presenza dell'occhio di falco live e la doppia tribuna per seguire al meglio tutti gli incontri.

Ambizioni

La Baldresca aveva già ospitato nel febbraio 2023 il Challenger vinto dallo svizzero Dominic Stricker, ma il Trofeo Perrel-Faip di Rovereto (140.000$; indoor) si presenta con grandi e rinnovate ambizioni. Il nuovo comitato organizzatore, presieduto da Giovanni Laezza e di cui fanno parte Marco Fermi e Luca Del Federico (direttori del torneo), Elisa Visentin e Luca Stoppini in rappresentanza del CT Rovereto, Giulio Galmarini e Gianni Lovisi (addetti alla logistica) ha messo in piedi un evento di livello inedito per la realtà trentina. Intanto, la categoria: sarà un torneo di categoria “100”, upgrade rispetto al “75” dell'anno scorso, con un montepremi di 140.000 dollari. Questo attirerà in Vallagarina diversi giocatori di livello, a partire da quelli in lotta per un posto nel tabellone principale dell'Australian Open 2025.

Tecnologia

Ci sono poi due novità logistiche di primo piano: intanto l'accordo con Foxtenn, che porterà a Rovereto l'Electronic Line Calling (ELC). Come nei grandi tornei, i giudici di linea saranno sostituiti dalle chiamate “LIVE” che azzereranno il margine d'errore. Foxtenn è la società spagnola che, a differenza di Hawk Eye, basa i suoi rilevamenti sull'immagine reale del rimbalzo e non su una ricostruzione virtuale della traiettoria. Sono ancora pochissimi i tornei Challenger a usufruire di questa tecnologia: la partnership conduce Rovereto a pieno titolo nell'elite degli eventi di categoria. Novità anche sul piano strutturale: vista la grande affluenza di pubblico nel 2023, è stato deciso di potenziare le tribune del Palabaldresca, aggiungendo una tribuna sul lato lungo, laddove l'anno scorso sorgeva il secondo campo. In questo modo, la capienza del centrale sarà raddoppiata.

Biglietto d'ingresso

L'istituzione del biglietto d'ingresso sin dalle qualificazioni, oltre a rispettare le direttive ATP che mirano a valorizzare il prodotto Challenger, sarà anche una garanzia per il pubblico: tutti avranno il loro posto per seguire gli incontri. Il secondo campo – così come quelli di allenamento – sarà allestito nella maxi-tensostruttura del CT Rovereto e l'ingresso sarà gratuito anche se contingentato, per ovvie ragioni di spazio.

Sinergia

La cura del dettaglio è evidenziata anche dal rifacimento dei campi di gioco a cura di The Olme Sport SSD, la società organizzatrice che si occuperà di questa operazione in collaborazione col Comune di Rovereto. Senza dimenticare la collaborazione con il Centro Natatorio Leno 2001, che metterà a disposizione la propria palestra e il centro benessere ai giocatori, sia per le fasi di riscaldamento che per eventuali momenti di relax. Perché – oltre a continuità – la parola chiave del Trofeo Perrel-FAIP 2024 è “sinergia”.

Ospitalità

Oltre ai tanti partner, ormai affezionati all'evento a prescindere dalla sede (Intesa Sanpaolo ha confermato il suo ruolo di presenting sponsor) c'è grande attenzione da parte delle istituzioni: il Comune di Rovereto (in particolare nella persona dell'Assessore Michele Dorigotti), Trentino Marketing, la Provincia Autonoma di Trento, l'APT di Rovereto e la Comunità della Vallagarina hanno fatto “squadra” per offrire alla comunità un evento di primissimo piano, che non perde una delle peculiarità storiche delle passate edizioni: sono state invitate, infatti, le scolaresche della Vallagarina (elementari, medie e superiori) per assistere alle sessioni mattutine del torneo. Perché è giusto conservare la tradizione, ma l'attenzione ai giovani non deve mai mancare. Specie quando il torneo viene vinto, spesso e volentieri, da futuri fenomeni.

Autore
Luca Avancini

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