Ct Rovereto: al via i play-out con ottimismo
C’è una serie B1 da difendere. Ma c’è anche un progetto tecnico che continua a crescere, a consolidarsi. E che va coltivato e innervato. Il Circolo Tennis Rovereto guarda lontano, oltre il risultato immediato, più in là del derby regionale con il Tc Bolzano che da domenica prossima (match d’andata nel capoluogo altoatesino) metterà in palio la permanenza in categoria. Importante fin che si vuole, ma non determinante. Comunque vadano a finire questi play-out, il saldo resterà comunque positivo per il Club del presidente Giorgio Trentini, che non ha puntato sul presente, ma ha investito sul futuro. La B1 giocata e difesa coraggiosamente con i soli ragazzi cresciuti alla Baldresca, i titoli giovanili individuali e a squadre che in questa uggiosa primavera hanno impreziosito e allargato la bacheca. “Punti di partenza”, come li definisce il direttore della scuola tennis lagarina Luca Stoppini.
Internazionale - E poi c’è il torneo Challenger, tornato in calendario a fine stagione, salito di montepremi (125mila dollari), ulteriore passo verso una piena dimensione internazionale. Si giocherà dal 17 al 24 novembre, nella settimana delle Finals di Davis, con un piccolo sogno nel cassetto: “Avere in tabellone Fabio Fognini - rivela Trentini - L’anno scorso era al Challenger di Bergamo, quest’anno potrebbe venire da noi. Perché no”. A Rovereto si trasferirà tutta l'organizzazione orobica, sponsor compresi, ma l’obiettivo è riproporre entrambi gli appuntamenti nel 2025. “Alzando ulteriormente il montepremi a 175mila dollari - rilancia il presidente - con un torneo da giocarsi durante l’estate, magari insieme a una prova Itf femminile. In autunno con il completamento dei lavori avremo un centrale da 1.500, 2.000 posti, ideale per ospitare un certo tipo di eventi”.
Sartori - C’è un altro obiettivo però, il più vicino: quello di rafforzare e allargare la collaborazione con Max Sartori, avviata lo scorso settembre e proseguita con sempre maggiore convinzione negli ultimi mesi. “La nostra missione è alzare un gradino alla volta la qualità dell’insegnamento”, conferma al proposito Trentini. La scuola della Baldresca è già a cinque stelle, una delle due Top Scholl presenti in regione (l’altra si trova al Rungg), il massimo riconoscimento concesso dalla Federazione, ma tutti qui hanno una voglia matta di ampliare le prospettive. Con questo spirito era nato il binomio con Max Sartori, 56enne tecnico vicentino, uno che non ha certo bisogno di tante presentazioni, allenatore tra gli altri di Andreas Seppi, Karin Knapp, Simone Vagnozzi e Marco Cecchinato. Fu lui a scoprire il talento di Sinner e ad aprigli le porte del Piatti Tennis Center.
Legame - E sin dall’inizio si era pensato a a qualcosa di più coinvolgente rispetto a una semplice partecipazione. “Sapevano che la presenza di Max Sartori avrebbe rappresentato uno stimolo e una grande opportunità di crescita per i nostri istruttori più giovani, prima ancora che per i ragazzi della Scuola - racconta Stoppini - E così è stato. Per questo motivo abbiamo deciso dalla prossima stagione di rafforzare e intensificare il legame. Max non viene mai da solo, ma è sempre accompagnato da almeno tre tecnici e un preparatore atletico che lavorano a stretto contatto con i nostri maestri. Inoltre abbiamo molto apprezzato il fatto che non si sia attenuto a un protocollo preciso e magari un po’ scontato, ma che abbia preferito seguire con noi le esigenze del momento, approfondire ogni singola situazione”.
Impulso - La presenza di Sartori ha dato sicuramente un impulso significativo all’attività del circolo. “Proprio per questo ci piacerebbe aprirci maggiormente al territorio - attacca il presidente Trentini - Abbiamo la possibilità di sfruttare una struttura moderna e funzionale, in grado di dare spazio sia all’agonista che al socio, e questa struttura può diventare un punto di riferimento importante anche per le realtà che ci circondano”. “Non ci sentiamo in competizione con nessuno, ma crediamo molto nel confronto. Lo riteniamo indispensabile per crescere”, aggiunge Stoppini. E dei consigli di Sartori ha sicuramente beneficiato pure Vittoria Segattini, finalista agli ultimi tricolori under 16. “Vittoria ha tanta voglia di lavorare. E’ una perfezionista, deve solo imparare ad accettare gli sbagli. Anche questi sono importanti per la crescita. Il nostro prossimo traguardo è quello di entrare dal prossimo anno nel ranking Itf. Ha la determinazione e le qualità per riuscirci”.