Città di Trento: il titolo di terza a Lukas Palla
Cala il sipario sull’edizione numero 63 del Città di Trento. L’ultimo titolo, quello del terza maschile, se lo porta a casa Lukas Palla, 18enne 3.1 di Caldaro, bravo in finale a rimontare e piegare alla distanza un mastino come il roveretano Alessandro Maronato. Bella la finale, che ha premiato la solidità e la concretezza del tennis di Palla, figlio d’arte, il più continuo nell’arco di un torneo che si è dispiegato per quasi tre settimane, dopo aver richiamato al via ben 134 giocatori. Palla ha marciato sicuro sino in fondo, ha dovuto alzare la soglia dell’attenzione in semifinale con il giovane 3.2 di Bassano Alberto Mario Battaglia, classe 2008, ondeggiante, ma tecnicamente completo, capace per un set di contrastare con buona efficacia il palleggio robusto dell’altoatesino. Maronato è emerso da una dura lotta con il 19enne 3.1 dell’Argentario Francesco Manzoni, recente vincitore del terza a Mezzolombardo, e alla lunga si è ritrovato con le batterie un po’ scariche nel match decisivo. La condizione fisica ha fatto sicuramente la differenza, finché è riuscito a mantenere lineari e precise le sue trame Maronato ha tenuto in scacco Palla, quando ha perso un po’ di intensità il tennista di Caldaro è stato pronto a prendere il controllo degli scambi e a imporre la sua incisività e impressionate regolarità di palleggio. Un muro troppo solido da abbattere per il tennista del C10, tornato comunque vicino ai suoi migliori livelli.
Singolare maschile Terza - Quarti: Palla b. De Munari 6-3 6-0; Battaglia b. Pintarelli 6-2 7-5; Manzoni b. Turella 6-3 6-2; Maronato b. Carollo 6-4 6-0 - Semifinali: Palla b. Battaglia 7-5 6-2; Maronato b. Manzoni 7-5 5-7 6-3 - Finale: Palla b. Maronato 4-6 6-1 6-2
Titoli Open a Noemi Maines e Maximilian Figl
La storia può essere riscritta. Anche quella nobile del Città di Trento, il torneo più ricco di tradizioni in provincia. E’ quello che hanno fatto Noemi Maines e Maximilian Figl buttando giù dal trono i giocatori più presenti nel ricco albo d’oro di piazza Venezia, Valeria Muratori, 2.3 di Bazzano, classe 1986, tesserata per lo Sporting Sassuolo, alla sesta finale in questo torneo, conquistato per tre volte di fila dal 2016 al 2018, e Patrick Prader, 36enne di Barbiano, quattro successi qui, in altrettanti apparizioni. L’ultima, nel 2018, insieme proprio alla tennista emiliana.
Cuore Maines
Vittoria del cuore e della volontà quella della Maines che ha dovuto lottare oltre tre ore per avere ragione della ostinata, caparbia resistenza della Muratori, tennista di grande esperienza che dal punto di vista della preparazione atletica non ha nulla da invidiare alla 17enne 2.3 dell’Ata. La Muratori, rafforzata nell’animo da una convincente semifinale con la principale favorita, la meranese Marion Viertler, ha disegnato una partita di sofferenza e resistenza, cercando di sporcare le trame più lineari della atina, con i continui cambi di ritmo, le palle alte, i drop shot improvvisi, usando il back di rovescio per non dare la possibilità alla giovane rivale di appoggiarsi sulla palla e spingere con decisione i colpi a rimbalzo. La Maines ha faticato per un set a trovare le misure, ma non si è persa d’animo, anzi si è aggrappata al suo carattere forte per rialzare subito la testa. Ha accettato lo scambio lungo, palleggiando con pazienza e attenzione, restando sempre propositiva e costruttiva, pronta a prendere con coraggio l’iniziativa. Così ha ripreso in mano il gioco nel secondo parziale, ha resistito al ritorno della sua avversaria e ha spinto con forza il match al terzo set. Qui la Muratori è stata abile a sfruttare un calo di tensione della rotaliana per scappare sul 3-1, la Maines è rientrata, ha cancellato tre pericolose opportunità per il 3-5, è rimasta lucida sul 4-5, alzando il livello del suo tennis proprio nel momento più importante. E’ stata brava a leggere il gioco di rottura della Muratori e a trovare punti splendidi sulle palle break più delicate. Al di là di qualche incertezza, un segno comunque di maturità e personalità. “Un partita durissima, con un’avversaria che non ha mai mollato un solo punto - ha rivelato Noemi - Alla fine ero un po’ stanca, ma sapevo di dover rischiare se volevo portare a casa la vittoria.” Al terzo tentativo è arrivato il primo titolo Open del 2023. Ora però bisogna guardare avanti. “Ho raggiunto il mio best ranking a livello di Itf Junior, al numero 339, il mio obiettivo è entrare tra le prime duecento a fine stagione, e magari poter giocare i prossimi Australian Open. Sarebbe bellissimo.” Alla già bella giornata la Maines ha aggiunto un’altra piccola soddisfazione, il titolo del doppio misto insieme al compagno di circolo Cristian Cauzzi: i due hanno prevalso in finale con Elisa Covi e Mattia Menapace.
Doppietta Rungg
Finalista un anno fa, battuto dal meranese Nicola Rispoli, Maximilian Figl, 19enne 2.4 di Caldaro, si è preso stavolta la scena con una prova di grande solidità e concretezza, indispensabile per abbattere il totem Prader, suo compagno di squadra al Tc Rungg. Prader ha provato a forzare gli scambi come d’abitudine, ma Figl non è mai arretrato di un solo centimetro, sempre pronto ad aprirsi gli angoli giusti con il rovescio. E non ha mollato la presa nemmeno quando Prader ha alzato l’intensità nel secondo set, salendo in testa 4-1 e 5-3, anzi ha ricucito lo strappo e spostato nuovamente dalla sua parte l’inerzia del gioco chiudendo 7-5. C’è la firma del Rungg anche nel terza femminile che ha premiato le qualità temperamentali, oltre che tecniche della bolzanina Magdalena Trebo, 3.2 classe 2007, protagonista insieme alla 17enne 3.1 roveretana Irene Osti di una bella e intensa finale. La Osti era partita meglio, ma la Trebo è risalita con determinazione e non ha tremato nel momento decisivo del terzo set.
Doppio ai giovani Benatti e Hamola
Bel successo nel doppio per la coppia formata dal 18enne 3.1 romano del Tc Segni Peter Jakub Homola, già bravo a qualificarsi per il tabellone principale dell’Open, e a mettere sotto il 2.8 Gabriel Gruber, dal 16enne 3.3 mantovano del Circolo Equitazione Reggio Emilia Cesare Benatti; i due hanno vinto un intenso braccio di ferro con i fratelli di Caldaro Lukas e Tobias Palla, quindi hanno superato i sorprendenti roveretani Giacomo Turella e Alessandro Imperatore.
I risultati
Singolare maschile Open - Quarti: Figl b. Carollo 7-6 6-0; Galvagnin b. Troebinger 7-6 6-2; Penasa b. C. Fellini 6-4 3-2 rit; Prader b. Toffanin 6-0 6-3 - Semifinali: Figl b. Galvagnin 6-1 6-1; Prader b. Penasa 6-2 6-1 - Finale: Figl b. Prader 6-3 7-5
Singolare femminile Open - Quarti: Muratori b. Cabine 6-0 6-1; Maines b. E. Covi 6-3 7-5 - Semifinali: Muratori b. Viertler 6-3 6-4; Maines b. Burato 6-2 7-6 - Finale: Maines b. Muratori 4-6 6-3 7-5
Singolare femminile Terza - Quarti: Osti b. Fabris 6-2 6-1; Vivaldelli b. Civettini 7-5 7-5; Trebo b. Widmann 6-4 6-3; Miaroma b. Raffl 7-5 7-6 - Semifinali: Osti b. Vivaldelli 6-3 6-3; Trebo b. Miaroma 7-5 6-2 - Finale: Trebo b. Osti 4-6 6-3 6-4
Doppio maschile - Finale: Benatti-Homola b. Imperadore-Turella 6-1 6-4
Doppio misto - Finale: Maines-Cauzzi b. Covi-Menapace 6-3 2-0 rit