Open di Moena: c'è il sigillo di Stefan Vedovelli

Personalità, consapevolezza, maturità tennistica. Prima del talento c’è la testa, a sostenere Stefan Vedovelli. Testa che fa rima anche con volontà e determinazione, qualità indispensabili per aggirare le trappole di una finale difficile, con il 20enne 2.4 mantovano del Tc Guidizzolo Filippo Mondini, e conquistare sui campi di Moena il secondo titolo Open della sua promettente stagione, dopo quello dello scorso luglio in Val d’Ega. Personalità si diceva, il 18enne 2.4 di Mezzolombardo, in forza all’Ata, era il primo favorito del tabellone nel torneo del Grand Prix Mediolanum intitolato al grande campione fassano Ezio Damolin, ma ha scansato senza impacci la pressione che il ruolo inevitabilmente comportava, nonché le possibili insidie di una superficie, la terra rossa sintetica, non sempre semplice da interpretare. E’ entrato in gioco dalle semifinali e lo ha fatto con sicurezza, dominando il match con il 2.8 di Caldaro Gabriel Gruber, protagonista a sua volta di una gran rimonta con un avversario tignoso qual è il 28enne 2.8 reggiano del Ct Arco Jonathan Guatteri. La netta vittoria in semifinale ha dato la spinta giusta al tennista dell’Ata, per tenere alto il ritmo e l’intensità degli scambi con un avversario in palla, uscito senza graffi da una tosta semifinale con il 18enne 2.5 pavese della Canottieri Vittorino da Feltre Luca Marco Bergonzi, qui tra i migliori quattro anche un anno fa. Mondini è partito bene subito avanti 3-2 con il servizio a disposizione, ma Stefan ha reagito ricucendo immediatamente lo strappo. Il set è corso via equilibrato per infilarsi nel tie-break, che il giovane rotaliano ha approcciato con più convinzione, mettendo presto il virgiliano con le spalle al muro. Da sotto 3-6, Mondini è riuscito a risollevarsi sino al 5-6, ma nel momento più delicato Vedovelli ha estratto con coraggio il punto che serviva per salire in testa di un set. E incanalare la partita nel verso giusto, il suo. L’atino è cresciuto in convinzione e in fiducia, sostenuto al meglio dalla battuta dal rovescio, sempre incisivo, e da un diritto più consistente, e dal 3-3 ha preso con forza il timone del match piegando definitivamente la resistenza del rivale.
Equilibrate e divertenti, almeno per il pubblico, le finali del terza e del quarta categoria. Il giovane 3.4 genovese dell’Ata Pietro Bianconcini, classe 2008, ha fatto sua la prima, ma ha avuto bisogno di dar fondo a tutte le sue risorse tecniche e caratteriali per recuperare e fare breccia alla distanza nelle tenaci difese del veterano bolzanino Alessio Filippi, 3.3 del Tc Comune. In rimonta anche il successo del 29enne 4.1 Francesco Jellico, che ha conquistato al tee-break del terzo set l’acceso derby di quarta con il compagno di squadra al Ct Predazzo Francesco Zanna. “Un ringraziamento doveroso agli sponsor che rendono possibile l’attività del circolo - le parole finali del presidente del Tc Moena Roberto Crestanello, che ha ricordato anche il “prezioso contributo di collaboratori, volontari, e in particolare la disponibilità dei giocatori che ogni anno partecipano con entusiasmo al nostro torneo.”
I risultati
Singolare maschile Open - Quarti: Gruber b. Guatteri 1-6 6-4 10-4; Bergonzi b. Boninsegna 7-5 6-4 - Semifinali: Vedovelli b. Gruber 6-1 6-1; Mondini b. Bergonzi 6-1 6-4 - Finale: Vedovelli b. Mondini 7-6(5) 6-3
Singolare maschile Terza - Finale: Bianconcini b. Filippi 4-6 7-5 6-1
Singolare maschile Quarta - Finale: Jellico b. Zanna 3-6 6-2 7-6