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Luca Parenti e Marija Semenistaja padroni dell'Open di Riva

Luca Parenti e Marija Semenistaja. Sono loro i padroni dell’edizione numero 52 del Città di Riva, uno dei tornei Open più ricchi di tradizione tra quelli che si giocano in provincia. Successo perentorio e autorevole quello del 19enne 2.4 modenese della Meridiana, era il più accreditato in termini di classifica e ha rispettato il ruolo con grande sicurezza. Ha dovuto carburare in fretta e alzare non di poco il livello di guardia nel match d’esordio per contenere il ritorno di Davide Carrara, 23enne 2.6 dell’Ata dal gioco imprevedibile e dalle soluzioni esplosive, poi però ha lasciato solo le briciole ai roveretani Nicola Carollo ed Elia Barozzi, liberando il suo miglior tennis.
Monologo modenese - Parenti ha martellato con il servizio e con i colpi a rimbalzo, ha aggredito lo scambio e si è aperto spesso con il rovescio a una mano lo spazio per affondare il diritto. Schiacciato dal ritmo dell’emiliano, Carollo, che pure era piaciuto con il giovane 2.7 veronese Giovanni Ronzio, non è mai entrato in partita, Barozzi invece è arrivato in fondo senza più le energie energie fisiche e nervose necessarie per reggere l’urto, prosciugato dalla durissima semifinale con il 27enne 2.7 rivano del Ct Egna Mattia Lotti, infilatosi nel varco aperto dal ritiro del 2.4 dell’Ata Stefan Vedovelli, e abile a imbrigliare il palleggio del 21enne 2.5 del Ct Rovereto, che proprio qui aveva trionfato giusto un anno fa. Barozzi ha rischiato di perdersi dopo aver subito per un set, il secondo, le iniziative del rivale, ma ha avuto la pazienza e l’attenzione per ritrovare le sue linee e dimostrarsi un po’ più solido nel momento della verità, chiudendo 7-5 il terzo set. La finale invece gli è scappata via veloce, da subito saldamente nelle mani dallo scatenato giocatore della Meridiana.

Sigillo Ata - Doveva essere una festa tutta emiliana, e invece a rompere le uova nel paniere alla principale favorita del tabellone femminile, la modenese Alice Gubertini, 2.5 dello Sporting Club Sassuolo classe 2003, ci ha pensato alla grande Marija Semenistaja, 20enne 2.7 lettone in forza all’Ata (nella foto con l'allenatore Laurinas Grigelis), sorella della più conosciuta Darja (ex 182 al mondo, ora 209). La Gubertini è riuscita a tenere il timone degli scambi per un set, ma le è costato troppo in termini di forza, e quando la Semenistaja, che per qualità di gioco vale sicuramente più dell’attuale classifica, ha aumentato la spinta e alzato il ritmo degli scambi, la piccola e tenace modenese ha dovuto cedere quasi di schianto. Menzione doverosa per la 15enne 3.2 di Arco Margherita Miaroma, brava a spingersi sino alle semifinali dopo aver ottenuto un bel positivo con la 3.1 bresciana del Ct Riva Camilla Cuttini.

Singolare maschile Open - Quarti: Parenti b. Carrara 6-3 7-5; Carollo b. Ronzio 7-6 6-1; Barozzi b. Grassi 6-3 7-5; Lotti b. Vedovelli pr - Semifinali: Parenti b. Carollo 6-0 6-2; Barozzi b. Lotti 7-5 0-6 7-5 - Finale: Parenti b. Barozzi 6-1 6-1
Singolare femminile Open - Quarti: Miaroma b. Cuttini 6-4 6-0; Benedetti b. Osti pr; Semenistaja b. Masè 6-3 6-0 - Semifinali: Gubertini b. Miaroma 6-2 6-0; Semenistaja b.Benedetti 6-3 6-1 - Finale: Semenistaja b. Gubertini 5-7 6-1 6-1

Autore
Luca Avancini

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