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Luca Stoppini dopo la promozione in B1: vogliamo la A

Guarda ancora più in su il Ct Rovereto. Si gode la promozione della formazione maschile, sollevatasi in serie B1, ma non vuole smettere di crescere, di coltivare nuovi traguardi, di carezzare nuove ambizioni. Vittoria del girone con due giornate d’anticipo, la marcia dei ragazzi allenati da Luca Stoppini è stata a dir poco trionfale, e ha sorpreso fino a un certo punto. “Puntavamo a salire - ammette il capitano giocatore roveretano - Vero, non ci aspettavamo di centrare questo risultato con così largo anticipo, in un raggruppamento molto difficile, con squadre sulla carta anche più attrezzate della nostra, come Levico e Padova, ma credo che si tratti di un risultato ampiamente meritato.” Tre incontri vinti su quattro, il contributo del 2.3 veronese Davide Tortora da numero uno è stato determinante.” Abbiamo avuto la fortuna di indovinare l’acquisto giusto, anche perché Davide si è inserito al meglio nel nostro gruppo - conferma Stoppini - Parliamo di un ragazzo di grande personalità e dai notevoli mezzi tecnici. Ma non c’è il merito di uno in particolare, questa è la vittoria di un gruppo molto unito e affiatato, e questa compattezza ha fatto la differenza nei momenti importanti. Prendete i ragazzi che giocano nei College americani, Vidal e Rebecchini, quando tornano dagli States passano da noi ancora prima di raggiungere le loro famiglie. Sono davvero molto attaccati al nostro Club, come lo è pure il polacco Karol Drzewiecki, affezionatissimo alla squadra. Non è il circolo che pretende insomma, ma sono i giocatori che hanno piacere di venire a giocare qui da noi. E grazie a questo spirito tutti hanno risposto alla grande, compresi i tennisti del nostro vivaio, Barozzi e Carollo che hanno dato il loro significativo contributo alla causa.” Adesso il Circolo del presidente Giorgio Trentini non vuole fermarsi. “L’idea di tornare in alto l’avevamo in testa già dalla serie C, due anni fa. L’obiettivo, non ce lo nascondiamo, è quello di raggiungere prima o poi la serie A. Magari tra qualche stagione, quando cresceranno anche gli altri giovanissimi che abbiamo in casa, Simoncelli e Codini, tanto per fare qualche nome.”

Alla promozione dei maschi fa da contraltare la retrocessione in C delle ragazze, anche quella annunciata, visto che il Rovereto si è presentato ai nastri di partenza con una formazione dall’età media molto bassa e senza giocatrici di seconda categoria in lista. “Qui abbiamo dovuto fare una scelta diversa, visto che non avevamo un vivaio pronto. Abbiamo lasciato andare Elisa (Visentin, n.d.r.) al Rungg per giocare la serie A, ci sembrava giusto concederle questa bella opportunità, ma le nostre comunque non hanno sfigurato e a mio avviso avrebbero potuto vincere anche qualche partita. Non è stato un anno perso, al contrario, abbiamo fatto un investimento dando la possibilità alle nostre ragazze di fare esperienza in un diverso contesto e a un livello cui non erano abituate. E questo investimento sta già pagando perché tutte hanno alzato la qualità del loro tennis. Penso a Irene Osti, che ha giocato sempre da numero uno, avrà anche perso tutte le partite, ma è cresciuta in consapevolezza e qui a Rovereto ha conquistato la finale del super Next Gen, battendo una 2.7 e una 2.8.” Inevitabile non parlare del fratello Andrea, l’ex pro già numero 161 al mondo, che ha lasciato la Baldresca per trasferirsi al Ct Arco. Una decisione che ha fatto discutere.“La sua è una scelta di vita, e la rispetto. Non c’è alcuna polemica dietro la sua partenza, i rapporti continuano a essere molto buoni.” Era diventato un po’ l’uomo immagine del Circolo. “Il Ct Rovereto ne troverà presto un altro, vedrete.”

Autore
Luca Avancini

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