Elisa Visentin la regina degli Open si prende Gardone e Rovereto

Altri due titoli, nello spazio dello stesso fine settimana. Elisa Visentin non finisce di stupire, conquista sabato l’Open di Gardone, regolando 6-1 6-4 la 18enne 2.4 gardenese Laura Mair, poi si prende domenica anche l’Open di casa, sulla terra rossa di Rovereto, quinto alloro della sua lunga estate calda e unica concessione “trentina” a un programma che l’ha spinta a misurarsi fuori dai confini provinciali, lì dove la concorrenza è più alta e stimolante. Era la favorita e non ha tradito, lasciando appena un game in finale alla giovanissima dell’Ata Vittoria Segattini, classe 2007. Nicola Vidal, 22enne 2.3 friulano che qui ha affinato il suo talento, ha completato la giornata di gloria del Ct Rovereto, vincendo il torneo maschile, sempre alla Baldresca, in rimonta sul 2.3 bolzanino Horst Rieder, classe 2000, fresco trionfatore all’Open di Mezzolombardo.
Percorso - Risultati non casuali, perché Elisa Visentin e Nicola Vidal hanno seguito lo stesso percorso virtuoso, fatto di passi ben misurati, continui e persistenti. Nicola ha varcato l’Oceano, destinazione l’Old Dominion University, in Virginia, per continuare a studiare e giocare, tenendo Rovereto stretta nel cuore, Elisa ha cercato e trovato dentro di sé le risposte giuste, per capire dove il tennis avrebbe potuto condurla. Normale per una ragazza che appare molto più matura e riflessiva dei suoi 21 anni. La sua storia tennistica comincia poco distante da casa, quasi per caso, a sette anni, sui campi del Ct Mezzolombardo. Con un maestro, Mario Corona, che vede lungo e che la indirizza all’Ata. L’incontro decisivo è con il maestro Luca Stoppini, che poi seguirà anche alla Baldresca di Rovereto. Elisa cresce in fretta, arrivano le convocazioni al Centro Tecnico Nazionale di Tirrenia, la nazionale under 16 e il terzo posto nella Winter Cup europea, insieme alla Bilardo e alla Pieri, i tornei Eta e Itf junior, un ranking internazionale di tutto rispetto.
Esitazioni - A 18 anni sembra pronta per frequentare il circuito maggiore, per fare il salto. Vince subito due partite nelle qualificazioni dei 15mila di Schio e Trieste, batte la numero 800 Andreina Pino. Poi, come talvolta accade, ecco affiorare qualche dubbio, piccole increspature ansiose che il vento dell’attesa porta in superficie. Così si ferma. Sul più bello. “A un certo punto ho deciso di focalizzarmi solo sui tornei Open. Era l’unico modo per rendermi conto se ero davvero pronta per giocare anche gli Itf”, spiega. I risultati confortano la scelta e alla fine del 2020 arriva la promozione a 2.2. “Non me l’aspettavo - confida - Ma l’aver giocato tanti Open mi è servito per trovare maggiore serenità, consapevolezza dei miei mezzi. Adesso mi sento più sicura. Sono migliorata dal punto di vista mentale, prima ancora che da quello tennistico.” Una decisione presa di comune accordo con il suo tecnico, quella di fermarsi, di guardarsi intorno. “Non ho mai pensato di smettere o di ridimensionare l’impegno. Semplicemente non mi sentivo pronta.” “Elisa ha sempre fatto un percorso coerente - spiega Luca Stoppini - alzando l’asticella in maniera graduale, mai casuale. E si è guadagnata con il lavoro in campo ogni piccolo progresso. A un certo punto ha avuto bisogno di staccare un po’ la spina per ritrovarsi. Per convincersi di poter raggiungere un certo livello.”
Risultati - Solo finali in questa stagione, cinque vinte e tre perse, l’ultima a Bari ai Campionati italiani di seconda, un attestato di maturità, anche se la sconfitta con la 31enne 2.2 di origine ucraina Anastasia Grymalska, ex numero 213 al mondo (finalista questa settimana nell’Itf di Pescara) è un graffio che brucia ancora. “Mi ha costretto a giocare un tennis che non è il mio. Forse avrei dovuto prendere di più l’iniziativa, ma sono finita un po’ fuori giri.” Il rammarico è per aver opposto poca resistenza, lei che si definisce “una lottatrice”, competitiva all’esasperazione, analitica, iper esigente verso se stessa. “I miei punti di forza sono il servizio e il diritto, cerco di costruire i punti da fondo, ma riesco a difendermi in ogni zona del campo. Mi manca un po’ di potenza, ma mi sento abbastanza forte di testa. Adesso più di prima. Ho cominciato a capire che cosa fare in campo, Luca mi ha insegnato a gestire le situazioni, a prendere le decisioni giuste. Una cosa che si impara solo con l’esercizio.” Le vittorie sono il frutto di un talento accudito a tempo pieno, svezzato con cura, coltivato con pazienza.
Ambizioni - “Con Luca non abbiamo pensato solo a vincere dei tornei, ma a giocare meglio, partita dopo partita. In questi ultimi due anni penso di aver trovato il mio equilibrio, anche grazie ai maestri e alla mia famiglia. Adesso mi sento bene, ma non ho rinunciato a essere ambiziosa. L’obiettivo? Diventare 2.1 e tornare a giocare i tornei Itf.” “Ho cercato di insegnarle non solo un piano B, ma anche un piano C e D - sorride il maestro del Ct Rovereto - ora ha cominciato ad allenarsi con Andrea (l’altro Stoppini, fratello di Luca, n.d.r.) e ad acquisire più sicurezza.” “Elisa sta diventando sempre più completa come giocatrice. Ha una dote rara, sa ascoltare, e si concentra innanzitutto su come potenziare il colpo.”, racconta l’ex numero 161 al mondo. Il team che la supporta comprende anche l’istruttore Nicholas Segarizzi, e i preparatori atletici Andrea Togni e Massimo Chiodini. Elisa è la punta “Ma tutta la scuola del circolo Rovereto vuole continuare a crescere con lei”, assicura il presidente Giorgio Trentini, che sogna di ospitare alla Baldresca un grande torneo internazionale. E dietro avanza pure Nicola Carollo, 2.6 classe 2002, brillante semifinalista. “Lavoriamo sulla qualità, convinti che ognuno debba seguire una sua strada, diversa per modi e tempi - chiude Luca - E’ importante non avere fretta, giocare il giusto. Vedo ragazzini di 9 anni che si allenano tutti i giorni, onestamente mi sembra una forzatura.”
Torneo Open di Rovereto
Singolare maschile
Quarti: Pederzolli b. Lotti 6-2 6-2, Carollo b. Camilli 7-6 7-5, Rieder b. Greif pr
Semifinali: Vidal b. Pederzolli 7-5 7-6, Rieder b. Carollo 7-5 4-6 6-2
Finale: Vidal b. Rieder 3-6 7-6 6-2
Singolare femminile
Quarti: Odorizzi b. Zucca 6-1 6-3, Segattini b. Maines 5-5 rit
Semifinali: Visentin b. Odorizzi 6-2 4-0 rit, Segattini b. Mair pr
Finale: Visentin b. Segattini 6-1 6-0