Zarantonello e Dorigotti campioni italiani medici tennisti
Non sono restati a mani vuote nemmeno stavolta. Protagonisti anche nell’edizione numero 48 dei Campionati Italiani medici, disputata sui campi del Garden Toscana Resort di San Vincenzo, sulla livornese costa degli Etruschi, a due passi dal mare, immersi in un’oasi naturale di straordinaria bellezza, i tennisti trentini si sono portati a casa due scudetti e qualche ottimo piazzamento. Sugli scudi in particolare il levicense Alvise Zarantonello e il roveretano Claudio Dorigotti che hanno dominato la scena nelle rispettive gare. Tutto sin troppo facile per Zarantonello che per il quarto anno di fila ha fatto sua la gara maggiore, quella Open, nell’occasione dopo aver lasciato appena un game al suo principale rivale, il 4.2 romano Salvatore Di Nicuolo. Già sul tetto del mondo nel 2017, l’inossidabile medico roveretano Claudio Dorigotti ha conquistato il titolo riservato agli over 70, si è imposto in semifinale per 6-3 6-4 sul 4.6 vicentino Ubaldo Rossati, quindi non ha mai abbassato il ritmo nella sfida decisiva con il 4.6 pariolino Vincenzo Sciacca, superato di slancio 6-3 6-1. Finalista nella passata stagione, l’altro tennista valsuganotto Stefano Fronza ha dovuto accontentarsi del gradino più basso del podio nel tabellone over 50, in cima è salito il 3.2 Andrea Papponi, odontoiatra castiglionese, che da un mese a questa parte è diventato anche il nuovo presidente del Circolo Tennis di Arezzo. Ottima pure la prova di Giovanna Rosanelli, tennista tesserata per l’Ata, che ha raggiunto la finale del torneo Open dopo aver vinto una bella sfida in rimonta con la 4.2 veronese Cinzia Moretti, piegata 1-6 6-3 10-1. Il successo è andato alla principale favorita, la 4.1 padovana Antonietta Mino, che ha prevalso 6-4 6-2 sulla nostra, brava comunque a tenere botta per un set e mezzo. Qualche piccolo rimpianto ha lasciato la gara del doppio misto, qui la Rosanelli e Zarantonello hanno mancato d’un niente la finale, sconfitti sul filo di lana, 7-6 1-6 13-11, dalla toscana Valeria Pieralli e dal bergamasco Valter Maffi, poi vincitori del titolo.