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Itf all'Ata: in finale ci sono Bemelmans ed Erler

Il favorito e la sorpresa. Ruben Belemans e Alexander Erler si sfideranno nella finale della sedicesima edizione del torneo internazionale Itf da 25mila dollari di montepremi dell’Ata Battisti. La prima volta di un belga, la terza di un austriaco, dopo quelle di Philipp Oswald, sconfitto nel 2008 da Paolo Lorenzi, e di Maximilian Neuchrist, battuto due anni fa dal beniamino di casa Laurynas Grigelis. Servirà un’altra impresa al 22enne di Innsbruck, numero 544 delle classifiche mondiali, per sfatare la tradizione negativa dei tennisti d’oltralpe, ma Bemelmans dovrà fare molta attenzione a non abbassare la guardia, perché Erler ha geometrie solide e sufficiente creatività per intorpidire il gioco di avversari poco pazienti, come si è visto bene con il piemontese Julian Ocleppo. I due si sono incrociati già nel tardo pomeriggio nella finale del doppio, l’ha spuntata il belga, in coppia con il tedesco Daniel Masur, ma per un set è stata battaglia, con l’austriaco e lo spagnolo Jorda Sanchis capaci di tenere botta.

INCOSTANTE - Lo spettacolo dura un set appena nella prima delle due semifinali, Ocleppo non è in giornata, ostaggio dei cattivi pensieri, i colpi ingolfati. Erler (foto in alto) si infila con intelligenza nelle incertezze altrui, è abile a variare ritmo e profondità per togliere punti di riferimento al piemontese che cede il servizio già in apertura. Anche la battuta dell’austriaco non spacca e Ocleppo avrebbe la possibilità per due volte di ricucire lo strappo, ma la prima entra a fatica e non offre adeguato sostegno, così l’austriaco sale sul 4-2 e non si fa più riprendere, volando rapido in testa 2-0 anche nel secondo parziale. Gli errori dell’azzurro, che regala la palla del 4-1 affossando una volée da sopra la rete, spianano la strada a Erler che ringrazia e allunga sul 6-1 agguantando la nona finale in carriera in un torneo Itf; ne ha vinte cinque finora, l’ultima a Heraklion, in Grecia lo scorso novembre.

GRANITICO - Il corazziere belga Ruben Bemelmans impiega poco più di un’ora per smontare le tenere velleità del giovane Francesco Forti, cancellare l’ultima traccia d’azzurro dal torneo dell’Ata e raggiungere da favorito la finale. Toccherà al sorprendente austriaco Alex Erler provare a scardinare questo 32enne mancino di Genk, risalito di ben ventitré posizioni nella graduatoria Atp dopo la semifinale di una settimana fa nel Challenger di Koblenz, adesso è numero 226, mai un movimento o un gesto fuori posto, grande autocontrollo e fondamentali solidissimi, a cominciare da un servizio penetrante e un back affilato di rovescio, più avvelenato di un aspide. Il 22enne cesenate, piccola rivelazione del torneo, resta in partita solo nei primi games di entrambi i set, ma poi finisce fuori giri incapace di tenere il passo del suo rivale, che gestisce ogni momento del match, dal più semplice al più complicato con ieratico distacco, un’assoluta consapevolezza dei propri mezzi tecnici. Mezzi notevoli per queste latitudini, non per chi è stato numero 84 al mondo nel 2015, e ha giocato due finali di Coppa Davis, una da singolarista, persa con la Gran Bretagna di Andy Murray. L’esperienza si fa sentire, ma la differenza vera la fa il servizio, quello di Bemelmans è una macchina da guerra, cede appena sette punti, (8 a 3 il computo degli ace) ricavando percentuali altissime (80%) anche dalla seconda che invece il più delle volte lascia indifeso il romagnolo. Il belga si appoggia a questo colpo per comandare lo scambio e mettere in un angolo il rivale, Forti si aggrappa alla battuta per restare dentro il match, ma non ha né la continuità, né la forza esplosiva del suo rivale subito aggressivo e penetrante con la risposta. Bemelmans affonda il bisturi con chirurgica precisione, sfruttando al meglio i piccoli passaggi a vuoto dell’azzurro, che incassa il break decisivo nel quinto games del primo set, giocato con troppa fretta, e si ritrova presto in apnea anche in avvio di secondo parziale, di nuovo sul 2-2. Bemelmans coglie l’attimo, Forti risale da 15-40 con due prime robuste, ma dopo aver mancato una palla del 3-2 si consegna nuovamente al belga, pure fortunato nel pizzicare il nastro con il rovescio. Il sipario sulla seconda semifinale di giornata cala qui: Forti palleggia sempre più impaziente e contratto, infastidito pure da una dubbia chiamata, Bemelmans gestisce sempre più liscio e solido, di marmo vivo. All’azzurro resta l’amaro in bocca, difficile da mascherare: “Sono sicuramente contento del mio torneo - il commento - ma oggi mi sentivo bene e speravo di lottare di più. Lui però non mi ha dato molte possibilità.” L’obiettivo adesso “è giocare più tornei Challenge possibile”. Un obiettivo sicuramente alla portata del cesenate classe 1999, che si allena al centro tecnico di Tirrenia, e che nel frattempo si è rialzato al numero 453 delle classifiche mondiali. Un ragazzone di un metro e novantuno dall’aria molto matura e dai grandi mezzi fisici, dotato di una notevole sensibilità, non solo di braccio. Sul 4-5 0-15 del primo set è stato capace di correggere il giudice di sedia che aveva chiamato out una seconda di servizio del belga. Meritandosi anche i suoi di applausi.

Singolare maschile - Semifinali
Bemelmans (Bel - 1) b. Forti (Ita) 6-4 6-2, Erler (Aut) b. Ocleppo (Ita - 3) 6-4 6-1

Doppio maschile - Finale
Bemelmans-Masur (Bel-Ger) b. Erler-Jorda Sanchis (Aut-Esp) 7-6(7) 6-2

Tabelloni e programma di giornata sono disponibili sul sito dell'Ata
http://tennis.atatrento.it/notizie.asp?n=146754&l=0

Sulla pagina Facebook del Circolo Tennis Ata Battisti è possibile inoltre seguire la diretta streaming e vedere gli Highlights di giornata

Autore
Luca Avancini

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