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Giovani e forti, le stelle del torneo Itf dell'Ata Battisti

Sarà anche presto per pensare a un nuovo Seppi, ma intanto c’è un giovane altoatesino che sta seguendo da vicino le tracce del campione di Caldaro. Si chiama Jannik Sinner, una zazzera rossa che gli dà un’aria sbarazzina, quasi sfrontata, un carattere forte e silenzioso, scolpito nella roccia, la stessa dove sui boschi di San Candido, a due passi dall’Austria si innalzano le cime dolomitiche di casa sua. E’ lui la grande attrazione della 15ª edizione del Future da 25mila dollari, che scatta lunedì con il torneo di qualificazione sui campi veloci di via Fersina. Diciassette anni compiuti lo scorso agosto, Sinner ha lasciato l'Alto Adige quando ne aveva appena tredici per fare base a Bordighera, all'accademia di Riccardo Piatti, lo stesso che ha lavorato con Seppi insieme ad Andrea Sartori. Dopo i quarti al Trofeo Bonfiglio dell'anno scorso, ha deciso di abbandonare anche il circuito Itf Junior per fare il salto tra i tra i grandi. Determinazione, voglia e talento non gli mancano di certo, e così ha impiegato poco a dimostrare di che pasta è fatto. Ha giocato una finale in un Future, a Santa Cristina di Val Gardena lo scorso agosto, persa contro il tedesco Peter Heller, ha vinto la sua prima partita in un Challenger, a Ortisei, quindi è letteralmente esploso al "Trofeo Faip-Perrel", la prova Challenger Atp da 46.600 euro di montepremi vinta domenica sul greenset del PalaNorda di Bergamo. Ha subito messo in riga gente coriacea, Salvatore Caruso, Viktor Galovic, ha dominato il derby tricolore con l’eterna speranza Gianluigi Quinzi, numero 151 Atp e quarta testa di serie, è piombato in finale dopo aver demolito in due set il francese Tristan Lemosine, numero 301, e nella sfida decisiva ha lasciato appena quattro games al 29enne di Busto Arsizio Roberto Marcora, numero 250 del ranking mondiale. Si è assicurato un balzo di quasi 250 posti in classifica (dal numero 546 al 325), mentre la Federazione gli ha riservato una wild card anche sul tabellone principale dell’Ata, dove manca dirlo sarà l’osservato speciale.

GIOVANI STELLE - Non l’unico, perché in gara ci sarà anche Lorenzo Musetti, spirito altrettanto tosto, forgiato tra le cave di marmo della sua Carrara, 17 anni il prossimo marzo, grande talento emergente, un tennis insolitamente elegante e fantasioso che l'ha sospinto alla finale nell’ultima edizione degli Us Open junior e quindi alla consacrazione agli Australian Open dopo un’incredibile rimonta sullo statunitense Emilio Nava, piegato 12-10 al terzo set. Insieme al toscano ci sarà pure Giulio Zeppieri, classe 2001, mancino di Latina, l'amico di Musetti che l'ha stoppato in semifinale proprio a Melbourne, altro ragazzo da seguire con la massima attenzione. Per la soddisfazione, legittima, del direttore del torneo, il presidente dell’Ata Renzo Monegaglia che un’edizione così ricca di stimoli e qualità poteva solo immaginarla. Il circolo ha riservato una wild card per il main draw anche al beniamino di casa Mattia Bernardi, 16enne pupillo di casa, una era pronta per il campione in carica, il lituano Laurynas Grigelis che però alla fine ha rinunciato. Ci sarà invece Riccardo Bellotti, ritiratosi nei quarti in Turchia, sogna di sfatare quella che per lui è diventata un’autentica maledizione. Qui all’Ata non ha mai brillato, l’ultima volta, nel 2017, è finito fuori al primo per mano del bulgaro di Plovdiv Dimitar Kuzmanov, numero 489 al mondo.

FAVORITI - Il giocatore di miglior classifica è l’olandese Jelle Sels, classe 1995, numero 316 al mondo: nella passata stagione ha conquistato i suoi primi tre titoli Itf, nel Bahrein, a Den Haag in Olanda e a Casinalbo. Sono cinque i tennisti compresi tra i primi quattrocento della graduatoria, tra questi ci sono anche due azzurri, Andrea Pellegrino, 22 anni pugliese di Bisceglie, tennis completo, ottimo fisico e una grande voglia di spiccare il volo, è stato il ‘Next Gen’ azzurro di riferimento per la stagione 2018; Andrea Basso, genovese classe 1993, grande tifoso della Sampdoria, un mancino capace di disimpegnarsi al meglio sia in fase offensiva che difensiva, nonché di adattarsi a qualsiasi superficie. Occhio anche al francese di Montbrison Hugo Grenier, 22 anni, tennista emergente, molto dotato sul piano tecnico, e al bavarese Jeremy Jahn, classe 1990, ex numero 197 Atp nel 2016, che ha appena raggiunto la finale dell’Itf di Glasgow, in Scozia. Un anno fa si era fermato ai quarti, battuto dall’austriaco Maximilian Neuchrist.
QUALIFICAZIONI - Lunedì scatteranno le qualificazioni, le wild card federali sono state assegnate al 18enne canturino Federico Arnaboldi, cugino di quell'Andrea che ha giocato in A1 a Trento, al 17enne triestino Giacomo Dambrosi e a un altro giovane di casa, Stefano D'Agostino, classe 2003, che sarà in gara insieme all'altro baby talento della scuola di Max Labrocca, Davide Ferrarolli. Stefano se la vedrà al primo turno con il 27enne brasiliano di Rio Wilson Leite, sesto favorito del seeding e numero 671 al mondo; Davide sfiderà il 28enne austriaco Gibril Diarra, numero 862.

Questa l'Entry List del torneo
1 Jelle SELS (NED) 316
2 Andrea PELLEGRINO (ITA) 342
3 Andrea BASSO (ITA) 370
4 Hugo GRENIER (FRA) 374
5 Jeremy JAHN (GER) 382
6 Julian LENZ (GER) 394
7 Tobias SIMON (GER) 415
8 Albano OLIVETTI (FRA) 430
9 Enrico DELLA VALLE (ITA) 433
10 Gijs BROUWER (NED) 434
11 Liam CARUANA (ITA) 437
12 Fabrizio ORNAGO (ITA) 446
13 Yannick MERTENS (BEL) 456
14 Antoine CORNUT CHAUVINC (FRA) 461
15 Riccardo BELLOTTI 478

Tabelloni e orari sono disponibili sul sito dell'Ata
http://tennis.atatrento.it/notizie.asp?n=142397&l=0

Autore
Luca Avancini

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