Grand Prix Activa: Stefan Vedovelli sul trono di Riva
Ritorno al futuro. I segnali di una condizione ritrovata si erano colti già tutti sui campi di Ledro, dove Stefan Vedovelli aveva lottato a lungo alla pari in finale con il 2.2 Tommaso Gabrieli, il 53esimo Città di Riva, uno dei tornei di maggiori tradizioni tra quelli inseriti nel Grand Prix Activa, non ha fatto altro che sottolinearli con ancora maggiore evidenza. Consegnando il primo titolo della stagione al 19enne 2.4 dell’Ata, vittorioso sulla terra gardesana insieme alla 18enne piacentina del Tennis Club Borgotrebbia Allegra Fiorani. Una bella rivincita per il tennista di Mezzolombardo che proprio qui un anno fa aveva dovuto dare forfait, è mancato lo spettacolo finale, per un altro ritiro, quello dello sfortunato roveretano David Simoncelli, ma l’epilogo un po’ inatteso non ha tolto nulla all’ottimo torneo dell’atino, promosso da una semifinale da montagne russe con il roveretano Elia Barozzi, uno dei giocatori più in forma del circuito, recente vincitore dei Campionati provinciali e leader della graduatoria Activa. Vedovelli era già stato abile nei quarti a non complicarsi troppo la vita con un palleggiatore intelligente qual è Alvise Zarantonello, con Barozzi ha mostrato personalità e una capacità non comune di alzare il livello del gioco nei momenti più importanti del match. L’arma del drop shot, carezzevole e continuo, l’incisività del servizio hanno aperto la strada del primo set al rotaliano, e parevano aver indirizzato anche il secondo; Barozzi è stato bravo però a reagire sotto 2-4, a disinnescare con il diritto le trame dell’avversario, tanto da infilare un parziale di 5 game a 1 che rovesciava di fatto l’inerzia della sfida. Il 22enne 2.5 del Ct Rovereto scattava in testa 3-1 nel set decisivo, senza dare però la spallata decisiva al giovane rivale, che recuperata con coraggio l’aggressività d’inizio partita, trovava il modo di sfondare gli argini difensivi del lagarino, e imporre la propria maggiore freschezza atletica. Prometteva molto la finale con un altro roveretano, il 18enne 2.6 David Simoncelli, ragazzo in crescita, che aveva impressionato per la facilità di gioco con cui aveva dominato la semifinale con Ayrton Pedercini, 22enne 2.5 mantovano della Mutti&Bartolucci Tennis Clinic, figlio d’arte (il padre è il motociclista Lucio, due volte campione italiano Superbike), e secondo favorito del tabellone. Tutto rinviato invece alla prossima occasione, perché Simoncelli ha dovuto malauguratamente alzare bandiera bianca per problemi fisici.
Sorprende, ma fino a un certo punto il successo di Allegra Fiorani, non il modo con cui ha gestito, con sicurezza e autorevolezza, la finale che la opponeva alla 2.6 Martina Tognon, energica triestina classe 2004 del Tc Crema, arrivata in fondo dopo una convincente prova di forza con la bresciana Nicole Scalvini, 16enne 2.7 del Centro Sportivo Il Milanino di Villanova sul Clisi. La partita è rimasta in tensione solo nel primo set, poi la Fiorani ha alzato il ritmo e l’intensità degli scambi, scegliendo bene il tempo per accelerare il gioco e trovare gli angoli giusti nel campo avversario. Va detto che l’ostacolo più duro la tennista emiliana l’aveva scavalcato in semifinale con la campionessa in carica, Marija Semenistaja, 21enne 2.5 lettone in forza all’Ata, sorella gemella della più conosciuta Darja (numero 108 al mondo). Tre ore di lotta e tre set elettrici che avevano premiato la caparbia determinazione della Fiorani (foro sotto).
I risultati
Singolare maschile Open - Quarti: Vedovelli b. Zarantonello 6-1 7-5; Barozzi b. Pugliese 6-2 6-0; Simoncelli b. Faustini pr; Pedercini b. Dalla Piazza 6-3 6-3 - Semifinali: Vedovelli b. Barozzi 6-2 3-6 6-4; Simoncelli b. Pedercini 6-2 6-1 - Finale: Vedovelli b. Simoncelli pr
Singolare femminile Open - Quarti: Fiorani b. Cacciato 6-1 6-1; Scalvini b. Tosadori 7-6 6-0 - Semifinali:Fiorani b. Semenistaja 6-1 3-6 6-4; Tognon b. Scalvini 6-2 6-3 - Finale: Fiorani b. Tognon 6-4 6-2
