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Djokovic, dopo addio all’Australia, Lacoste lo scarica?

Il tennis è sicuramente uno degli sport più seguiti al mondo, con i match che sono veri e propri eventi pieni di campioni da ogni lato del pianeta. Le news sono capaci di far emozionare, come quella dello scorso anno in cui si diede notizia del fatto che Roger Federer sarebbe tornato in campo a Doha dopo 13 mesi. Il caso Novak Djokovic, invece, ha fatto parlare tutto il mondo in maniera negativa. Infatti Novak è stato espulso dall’Australia a causa della mancata vaccinazione. Inizialmente aveva presentato una esenzione medica, ritenuta però dal Governo non in linea con quanto dichiarato. La cancellazione del suo visto, a causa della mancata vaccinazione, ha generato non poche polemiche che, per fortuna, danno ragione al Governo australiano.
Ecco quindi che l’immagine del tennista numero uno al mondo ne esce lesa. Non solo a causa degli appassionati che hanno bacchettato il serbo per la situazione, ma anche a causa di altri soggetti che potrebbero alzare il dito contro di lui. Tra questi ci sono gli sponsor che molto puntavano sulla figura di Novak, ora però qualcosa potrebbe cambiare. Lacoste in queste ore ha fatto capire di voler chiarire quanto accaduto in questi giorni, dichiarando: «Il prima possibile, ci metteremo in contatto con Novak Djokovic per ripercorrere gli eventi che hanno accompagnato la sua presenza in Australia».
Qualcosa inizia a muoversi e anche i diretti interessati iniziano a parlare, come la Tennis Australia che ha pubblicato un comunicato nel quale si legge: «Riconosciamo che gli eventi recenti sono stati una distrazione significativa per tutti e ci rammarichiamo profondamente per l'impatto che ciò ha avuto su tutti i giocatori. Rispettiamo la decisione del Ministro e della Corte federale».

Addio Roland Garros?

Occhio però anche al Roland Garros. Il Governo francese da poco ha introdotto il Super Green Pass ed ha già annunciato che non farà eccezioni, nemmeno ad atleti stranieri e star. La notizia ovviamente parla anche di Djokovic, che dopo Melbourne vede svanire anche Parigi, dove l’anno scorso trionfò battendo in finale Stafanos Tsitsipas.
Come si legge nella notizia, infatti: «Il passaporto vaccinale sarà obbligatorio per spettatori, ma anche per chi pratica sport, per gli sportivi professionisti, francesi e stranieri». Insomma niente bolla per i non vaccinati o altre scorciatoie. Linea dura per contrastare l’avanzata del Covid.
Ora bisognerà attendere l’ufficialità dell’introduzione del Super Green Pass, in quanto le opposizioni hanno presentato un ricorso al Consiglio costituzionale, che ne deve verificare la compatibilità con i principi democratici. Unica possibilità di vederlo in terra francese è che migliori la situazione sanitaria e che quindi il Governo francese sospenda il pass vaccinale, che, fino a questo momento, varrà fino alla fine di luglio.
Il presidente della Federtennis francese ha annunciato di lavorare comunque su un dispositivo per gli atleti non vaccinati. Ma dalla maggioranza è arrivato subito la dura replica del capo dei deputati del partito del presidente Emmanuel Macron, nonché ex ministro degli interni Christophe Castaner: «Non ci saranno deroghe, le regole valgono per tutti. È fuori questione che a queste condizioni Djokovic giochi al Roland Garros».

Autore
Andrea Cobbe

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