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Alvise Zarantonello si conferma iridato ai mondiali medici

E’ salito ancora una volta sul tetto del mondo Alvise Zarantonello. Il 2.5 classe 1989, tesserato da quest’anno per il Ct Trento, si è aggiudicato sui campi del celebre USTA National campus di Lake Nona a Orlando, i campionati mondiali WMTS riservati a medici tennisti, confermando il titolo iridato conquistato giusto dodici mesi fa in Antalya. Una prova davvero convincente quella del giocatore di Levico, che ha superato nei quarti per 6-4 6-3, dopo oltre due ore e mezzo di lotta, uno dei principali favoriti del torneo, Mariano Razzetto, 29enne peruviano di origini liguri, per due volte campione giovanile del suo paese, ex numero 5 sudamericano a livello junior, uno che da ragazzino batteva gente come il boliviano Hugo Dellien, oggi numero 95 al mondo, o il cileno Gonzalo Lama, già 160, e che ha frequentato palcoscenici prestigiosi come il Bonfiglio e il Roland Garros jr. In semifinale Zarantonello ha dominato 6-0 6-3 il lettone Valters Stirna, quindi ha gestito con intelligenza e grande attenzione la sfida decisiva vinta 6-3 6-3 con il tosto Philipp Fuelkell, un tedesco che ha studiato e giocato alla Furman University in Carolina del Sud, in possesso di un tennis molto aggressivo, particolarmente efficace sui veloci campi in cemento della Florida. Un tennis che non ha però impressionato il valsuganotto, sempre lucido nelle scelte tecniche, abile a non lasciarsi mai sfuggire il controllo degli scambi e del punteggio. Fuelkell si è poi preso la sua piccola rivincita nel campionato a squadre tra nazioni, nel quale l’Italia si è messa al collo una bella medaglia d’argento, seconda solo alla rappresentativa tedesca.
Nel torneo di doppio, disputato al fianco del toscano Andrea Papponi, odontoiatra e presidente del circolo Tennis Arezzo, Alvise ha dovuto fermarsi in semifinale; i due azzurri hanno ceduto al super tie-break con i fratelli peruviani Mariano e Luis Razzeto, ma si sono tolti la soddisfazione di conquistare un'altra medaglia di bronzo nella finalina di consolazione vinta 6-4 6-4 sulla coppia lettone Stirna-Erglis. C’era un altro trentino tra i protagonisti della rassegna americana, il levicense Stefano Fronza, non ha fatto troppa strada nel singolo riservato agli over 50, incappato subito nel 3.4 aretino Andrea Papponi, ma si è fatto valere in doppio, nell’Open giocato con il palermitano Danielle Castelli, e in particolare nel misto, al fianco della teutonica Katrin Bermoser, tennista chirurgo di Innsbruck, con la quale ha raggiunto brillantemente la finale, persa 6-4 6-4 contro la coppia lettone Valeinis/Emersone. Misto che Zarantonello ha giocato insieme alla dottoressa Megan Osborn Megan, californiana di Los Angeles, specialista in medicina d’emergenza. I due hanno avuto meno fortuna, costretti a fermarsi al secondo turno.

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