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Coronavirus lettera del Comitato alla Provincia per la ripresa

Campi pronti ovunque. Rifatti e tirati a lucidi. Ma ancora desolatamente vuoti. Il tennis scalpita, ha una voglia matta di ripartire. Sente di poterlo fare con le necessarie precauzioni, ma anche con la consapevolezza di essere uno sport sicuro. “Il tennis è in testa nella classificazione delle discipline più adatte ai tempi del Coronavirus – ha spiegato Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto di Formazione Roberto Lombardi, quello che prepara i futuri maestri di tennis - Non è uno sport di contatto, in questo periodo si gioca quasi esclusivamente all’aperto e in un campo di mille metri quadrati possono entrare al massimo quattro persone. Il nostro sport dovrebbe essere il primo a rimettersi in movimento.” Ripartenza che doveva essere alle porte, pur con le dovute accortezze. Gli appassionati contavano di poter tornare in campo già dalla prossima settimana, ma a quanto pare dovranno aspettare ancora. Forse il 18 maggio. Marcello Russolo presidente del Comitato trentino della FIT si è fatto portavoce delle speranze e della voglia di normalità dei tanti tesserati e ha scritto una lettera indirizzata al Presidente della Giunta Provinciale Maurizio Fugatti e all’assessore allo sport Roberto Failoni per chiedere di far ripartire il tennis appena possibile. Un appello accorato anche a nome dei circoli che gestiscono gli impianti “E che si trovano in grave difficoltà a causa della chiusura e della cancellazione dei tornei - sottolinea Russolo - difficoltà con le quali bisognerà confrontarsi alla ripresa dell’attività. La priorità è rappresentata proprio dalla riapertura dei circoli, solo così possiamo sperare di vincere la partita più importante. Abbiamo insegnanti competenti e centinaia di allievi che scalpitano per rientrare in campo, e una grande opportunità di avvicinare sempre più persone al nostro sport. Il nostro è uno sport sicuro e può ripartire subito all’inizio della seconda fase." Anche pensando a questo la Federazione ha approntato un apposito decalogo, una serie di norme da seguire. "E' rivolto a insegnanti e genitori e consentirà a tutti, e non solo ai giovani, di riprendere la pratica all’aria aperta in tranquillità e senza rischi. Sappiamo che tanti comportamenti che consideravamo automatici e naturali sino a ieri, oggi dovranno essere assolutamente rivisti - aggiunge il Presidente della FIT - ma il nostro Comitato è pronto a garantire lo svolgimento del gioco e degli allenamenti con tutti i dispositivi di protezione previsti e già presenti già all’ingresso dei circoli, mettendo a disposizione panchine munite di gel disinfettante, collocate ai lati opposti del campo. Siamo certi di poter evitare ogni possibile assembramento di persone - conclude Russolo - i maestri si preoccuperanno di stilare turni e dilazionare le presenze nel corso della giornata, vigilando sulla perfetta osservanza delle regole anti contagio. E’ prevista inoltre la chiusura degli spogliatoi, come ulteriore dispositivo di prevenzione. I giocatori arriveranno al campo già cambiati, e potranno avere accesso ai servizi solo ad orari diversificati.”

Autore
Stefano Sembenotti

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