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Classifiche: Oradini, Delai, Visentin e Bernardi, che balzi

Estasi e tormento. L’emergenza sanitaria ha fortemente penalizzato la stagione, ma in molti alla fine sono riusciti comunque a sorridere. Basta scorrere le classifiche nazionali valide per il 2021, alfa e omega di ogni sensazione al momento di tracciare bilanci e programmi futuri. I numeri certificano che c’è ancora vita, e tanta, sul pianeta tennis, nonostante tutto quello che è successo. Alla fine si contano oltre ventimila promozioni maschili e circa seimila femminili, nelle graduatorie apparse di sfuggita qualche settimana fa e ufficializzate dalla Federazione Italiana Tennis solo nei giorni scorsi. Sbirciando si scopre che tra gli uomini sarà Matteo Berrettini, numero dieci al mondo, a chiudere per la prima volta l’anno davanti a tutti, mentre tra le donne guida sempre Camila Giorgi, attualmente numero 76 Wta.

SCELTA PRO - Il tennista trentino con la miglior classifica è Giovanni Oradini, l’unico al vertice della seconda categoria dopo la fresca promozione a 2.1, arrivata al termine di una stagione tutt’altro che semplice da gestire per il 23enne roveretano, tesserato quest’anno con il romano Ferratella Sporting Club. Nel 2020 avrebbe dovuto completare il suo percorso virtuoso alla Mississippi State University, ma il Covid lo ha costretto a rientrare anzitempo dagli USA. Nei mesi estivi si è dedicato, e bene, ai tornei Open, ha vinto il Città di Trento di settembre e infilato altri risultati che hanno fatto lievitare la classifica nazionale. La tentazione è di guardare ancor più lontano: “L’esperienza del college ha avuto un impatto davvero positivo sul mio tennis. Adesso mi sento più maturo e continuo, capace di gestire meglio le mie emozioni in campo - ha spiegato - So che ci sarebbe la possibilità di rimanere un ulteriore anno in America, ma mi piacerebbe provare la strada del professionismo a tempo pieno, capire dove potrei arrivare.” I risultati a stelle e strisce sono stati più che incoraggianti, Giovanni è stato tra i primi cinque giocatori in singolo a livello NCAA, e al numero 3 di doppio; nella classifica mondiale si trova però solo al 1638esimo posto. E’ qui che dovrà investire per il futuro.

CLASSIFICHE IN ROSA - Deborah Chiesa si conferma la nostra giocatrice di punta in campo femminile, pur perdendo ulteriore terreno sia nel ranking mondiale, aveva terminato il 2019 al numero 397 della graduatoria Wta, oggi è 415, che in quello nazionale, dove si è abbassata da 2.1 a 2.2. Subito dietro troviamo Angelica Moratelli, numero 476, scesa a sua volta di un gradino dal vertice della seconda. Continua invece il percorso di crescita di Melania Delai, passata sotto l’ala protettrice del coach Max Sartori, la 18enne di Trento ha ritoccato recentemente il suo best ranking internazionale, al numero 615, ed è salita da 2.3 a 2.2. Sullo stesso piano si è accomodata anche Elisa Visentin: la 21enne roveretana, protagonista di un brillante 2020, ha compiuto dall’inizio dell’anno un doppio significativo balzo verso l’alto da 2.4. Se parliamo di sorprese positive, uno spazio in copertina le spetta di diritto. Stagione in ombra invece per Monica Cappelletti, condizionata ancora da qualche problema fisico: la 20enne dell’Argentario, che dodici mesi fa era riuscita a toccare il numero 996 delle graduatorie mondiali, è calata a 2.4. Appena sotto troviamo Vittoria Segattini, la 13enne dell’Ata, tricolore di categoria, che già a ottobre si era innalzata da 3.1 a 2.5. Bel passettino in avanti per un’altra giovanissima dell’Ata Anita Pantezzi, classe 2005, arrampicatasi a 2.6 dopo aver iniziato il 2020 da 3.1. Anita è in bella compagnia perché nel gruppo delle 2.6 si è infilata pure Noemi Maines, classe 2006, altra ragazzina di scuola Ata, brava a innalzarsi da 2.8 e a raggiungere la 18enne della val di Non Caterina Odorizzi, Lucrezia Maffei, classe 2001 del Ct Trento, e la 16enne roveretana Carlotta Vivaldelli, tutte riconfermatesi in categoria.

CRUCCIO ARMONIZZAZIONE - Molte delle promozioni sono arrivate anche grazie alla tanto temuta armonizzazione, è quanto fa sapere la Fit, cioè senza aver raggiunto l’obiettivo numerico previsto nelle tabelle, tenendo conto in sostanza dei posti disponibili per ciascun gruppo. Il metodo tuttavia è apparso un po’ farraginoso e non ha convinto sino in fondo. Ha aiutato qualcuno, è vero, ma ne ha penalizzato altri. Prendete il caso per esempio di Sveva Bernardi, 16enne dell’Ata scesa da 2.5 a 2.6, nonostante avesse raggiunto e scavalcato la soglia minima dei punti previsti per mantenere la classifica. All’opposto Michelangelo Endrizzi, trentino tesserato per il Tennis Bibbiena, di punti ne ha raccolti meno, ma ha scongiurato comunque la possibile retrocessione a 2.6, proprio grazie all’armonizzazione. La ridotta partecipazione alle gare, più che comprensibile vista l’emergenza vissuta, ha sfavorito molte altre: come la Bernardi anche Viola Cioffi del Ct Trento è atterrata a 2.6; mentre Alessia Passerini e l’atina Martina Schmid sono scivolate giù, da 2.6 a 2.7. Un passo indietro anche per la nonesa Giulia Maistrelli, e per l’arcense dell’Ata Alessandra Versini, arretrate a 2.8, e per la 19enne dell’Ata Beatrice Zanlucchi, uscita dalla seconda categoria.

RAMPANTI - Se a Sveva è rimasto l’amaro in bocca, può finalmente brindare il fratello Mattia, che ha visto premiata la sua rincorsa verso l’alto con la promozione a 2.3. Traguardo inseguito con caparbia ostinazione. Spiccano anche il bel balzo in avanti di Stefan Vedovelli, promettente classe 2005 dell’Ata, spintosi da 2.8 a 2.6, e il volo altrettanto imperioso di Matteo Fondriest, 16enne del Ct Trento, levatosi da 3.1 a 2.6. Sullo stesso gradino si sono portati anche tre giovani roveretani, Elia Barozzi, Nicola Carollo e Nicholas Segarizzi, tutti in positiva ascesa. Conferme importanti per i 17enni Davide Ferrarolli e Stefano D’Agostino, rimasti 2.4, non scende di piano nemmeno Riccardo Bellotti, il 29enne nato a Vienna da padre rivano, accasatosi quest’anno allo Scaligero Verona, ha perso i punti Atp, ma ha mantenuto la classifica di 2.2, nonostante la limitata attività. Saldi a 2.5 restano pure il 19enne dell’At Levico Tommaso Pederzolli, e il roveretano Mattia Lotti, tennisti premiati per regolarità e costanza. Qualità riconosciute anche all’arcense dell’Ata Simone Versini e all’altro valsuganotto Alvise Zarantonello, rimasti stabili a 2.6.

MASCHI AL RIBASSO - Sul piatto della bilancia maschile pesano e tanto però le retrocessioni, tutte legate a una esigua presenza ai tornei: il valsuganotto del Ct Trento Pietro Pecoraro e l’arcense Jack Fratton scendono rispettivamente a 2.5 e 2.6, giù anche Alessio Bresciani, Eugenio Candioli e Giulio Tranquillini, tutti 2.7, mentre Marco Boffo, Davide Carrara, Edoardo Cestarollo, Mattia Menapace, Davide Santuari e Nicolò Zampoli si abbassano a 2.8. Non devono sorprendere nemmeno i declassamenti di Andrea Stoppini (2.6), Giacomo Oradini (2.6), Antoan Gerginov (3.1), Marlon Sterni (3.1), Lorenzo Schmid (2.6) e Gianluca Pecoraro (2.7), tutti hanno intrapreso ormai da tempo la strada dell’insegnamento e abbandonato o quasi quella agonistica. Si salva solo il rivano Bernardo Bernardinelli, rimasto 2.8. Lungo l’elenco di quelli che salutano la seconda categoria: Bruno Bernardini, Angelo Bianchi, Samuele Carraro, Shaka Cristellotti, Francesco Dorigoni, Tommaso Girardi, Gianmarco Giua e Lorenzo Loro. Chissà che per qualcuno non si tratti solo di un arrivederci.

Autore
Luca Avancini

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