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Classifiche FIT: pubblicate le promozioni

Classifiche in rosa. La stagione ufficiale si prolunga di altre quattro settimane almeno, utili per incrementare ulteriormente il proprio bottino di punti, ma intanto sono le ragazze a registrare nelle nuove graduatorie nazionali i balzi in avanti più significativi e interessanti. Volano Elisa Visentin e Vittoria Segattini, protagoniste di un brillante 2020: la 21enne roveretana si eleva a 2.3, la 13enne dell’Ata, campionessa italiana di categoria, si innalza da 3.1 a 2.5. E raggiunge così un’altra trentina, Caterina Odorizzi, issatasi di un altro gradino, a 2.6. Bello scatto in avanti per altre due giovanissime tenniste dell’Ata: Noemi Maines, classe 2006, salita da 2.8 a 2.6, e Anita Pantezzi, classe 2005, da 3.1 a 2.7. Prendono quota anche Alice Alma Maccani, 14enne dell’Argentario, passata da 4.1 a 3.2, e la piccola Sally Bazzanella, classe 2009, arrampicatasi a 4.1 dopo aver iniziato l’anno da enneci. In campo maschile spicca il salto verso l’alto di Samuel Sartori del Tc Brentonico, catapultato da 4.1 a 3.1. Raggiunge la seconda il 16enne del Ct Trento Matteo Fondriest, promosso a 2.7, insieme a Stefan Vedovelli dell’Ata e Nicholas Segarizzi del Ct Rovereto, mentre tornano 2.8 Lorenzo Loro e Andrea Labrocca. Raggiungono il vertice della terza Martino Casolla, Leo Lattisi, Francesco Modaffari, Tommaso Saia, Enrico Slomp ed Emanuele Volpe. Si allarga sensibilmente il gruppo dei 3.2 con gli innesti Andrea Galler, Andrea Gattamelata, Calogero Di Dio, Daniele Faustini, Fabio Fedrizzi, Francesco Manzoni, Leonid Pelipei, Leo Penasa, Luca Struffi e Alessio Zamboni. Da rimarcare anche gli scatti di Filippo Maccaferri, da 4.2 a 3.3, di Andrea Zeni, da 4.1 a 3.3, del 12enne del Calisio Andrea Boscheri, da enneci a 4.1, e di Paolo Giovanazzi, anche lui da enneci a 3.5.

E’ un anno strano e difficile. Anche per chi ha ambizioni di classifica. Anche se il tennis è stato il primo sport a riprendere a pieno ritmo, la pausa dell’attività agonistica e amatoriale, dovuta alla pandemia, ha impedito a tanti giocatori impegnati a scalare le graduatorie di accumulare punti preziosi per le loro ambizioni di scalata.
Il nuovo Consiglio federale, riunitosi per la prima volta lo scorso 2 ottobre, si è fatto carico del problema prolungando la stagione valida per le classifiche di fine anno 2020 fino a tutti i tornei conclusi entro il 29 novembre (e le partite degli incontri a squadre disputati entro tale data), anziché fino a fine ottobre come avveniva nelle annate normali.
Ci saranno dunque almeno altre quattro settimane in più per incrementare il proprio bottino, puntando a salire di categoria o a non scendere.
Con un ulteriore spinta in più: oggi sono state pubblicate le promozioni di tutti i giocatori hanno già maturato i punti necessari e che avranno validità a partire da lunedì 12 ottobre.  Promozioni che però non troveranno applicazione per i tornei individuali in corso o per quei tornei le cui iscrizioni scadono prima di tale termine.

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Dopo l’abolizione delle promozioni di metà anno, una misura che era sembrata necessaria in primavera per non penalizzare gli atleti che a causa del covid-19 avrebbero avuto meno occasioni di giocare e l’annullamento anche della finestra solitamente a questo dedicata in luglio, sono stati analizzati i dati di ripresa dell’attività.
I risultati, che hanno superato le più rosee aspettative, hanno spinto a rivedere la misura, decidendo di procedere con le promozioni di ben 9.000 giocatori in ambito maschile e 2.000 in quello femminile.
Queste promozioni avranno il consueto effetto di rivalutare i punti per coloro che hanno sconfitto questi giocatori (i ‘promossi’) in questa stagione, una misura che gli agonisti più attenti avevano sollecitato, avendo ben chiaro che a causa dell’interruzione dell’attività chi non è ripartito immediatamente e con decisione rischia di non raggiugere il numero di punti necessari non solo alla promozione ma anche al mantenimento del proprio livello di classifica.
Parliamo degli oltre 160 punti (145 in campo femminile) che un 4.3 deve fare per rimanere tale o degli oltre 245 (210 per le donne) che servono a un 4.1 per non retrocedere a 4.2. O ancora degli oltre 300 che necessitano a un 3.5 per non tornare in Quarta categoria.

In merito a questa problematica si era aperto un dibattito che tra i giocatori sull’opportunità, per quest’anno, di un blocco delle retrocessioni. I fautori di un’ipotesi del genere non avevano tenuto contro che una misura di questo genere non avrebbe potuto essere adottata senza parallelamente bloccare le promozioni. Altrimenti sarebbe stato penalizzato chi ha giocato e si sarebbero create vistose disarmonie nella naturale “piramide“ delle classifiche.
Proprio questo ultimo aspetto ha fatto sì che il Consiglio federale del 2 ottobre  stabilisse che al termine della attività, ferme restando le soglie già note per mantenere la propria classifica o essere promossi (vedi il Metodo di definizione delle classifiche federali 2001)  , la FIT assegnerà d’ufficio la classifica ai giocatori, al fine di ristabilire il corretto numero di appartenenti a ciascun gruppo e categoria, secondo la percentuale di seguito indicata, calcolata sulla base del numero di tesserati agonisti per genere.

Già secondo il regolamento precedente era prevista una “armonizzazione”, per i primi gruppi della Seconda Categoria, estesa ora per la prima volta anche ai giocatori da 2.4 a 2.8.
Che cosa significa? Significa che per i giocatori di seconda categoria non è stata definita soltanto la percentuale sul totale degli agonisti, ma addirittura un numero preciso (una sorta di “numero chiuso’) per ogni gruppo.
Praticamente i Seconda categoria saranno in tutto 1.820 (di cui 15 classificati 2.1, 20 classificati 2.2, 30 classificati 2.3 e via discorrendo, come da tabelle proposte qui sotto) un numero che rappresenta poco meno del 3% degli agonisti.
Mantenendo questo criterio, i Terza categoria saranno complessivamente il 12.60%, i Quarta rappresenteranno il 54,70 del totale. E all’interno di ogni categoria è stato definita la percentuale corretta per avere alla fine una “piramide armonica”.
I numeri corrispondenti alle percentuali (numeri assoluti) per i gruppi di Terza a Quarta categoria si potranno avere solo alla chiusura della stagione dei tornei. E andranno a costituire un’ulteriore opportunità di promozione o di mantenimento del proprio ranking anche se non si sarà raggiunto il punteggio stabilito a inizio anno dal Regolamento.
In poche parole e per fare un esempio pratico, se al termine della stagione avessero maturato il diritto ad essere classificati 3.1 600 giocatori uomini (o per punti maturati o a seguito delle equiparazioni di ranking previste dal metodo), considerato che l’1.2% degli atleti potrebbe corrispondere a 812 giocatori, ne verrebbero “armonizzati” 212. Verrebbero quindi recuperati prima coloro che sono retrocessi da 3.1 a 3.2 (se già fossero in numero eccedente verrebbero scelti quelli col coefficiente migliore) e poi eventualmente promossi i 3.2 con il coefficiente migliore.

Autore
Luca Avancini

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