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I Tabelloni del Master del 37esimo Grand Prix Trentino 2020

La lezione del maestro. Puntuale e autorevole. Enrico Slomp è tornato in cattedra al Master che ha chiuso sulla terra rossa del Ct Rovereto l’edizione numero 37 del Grand Prix Trentino, la più difficile e complicata della sua lunga storia. Un’edizione condizionata dalle rinunce, orfana in partenza delle gare principali, quelle Open, ma confortata almeno da qualche buona indicazione e qualche spunto interessante. Il tecnico del Ct Trento, classe 1970, si è preso il titolo di terza e la copertina, divisa con la giovanissima Anita Pantezzi, trionfatrice nel torneo femminile, ideale cornice per la 15enne dell’Ata di una stagione sopra le righe, brillante e convincente. E se il Master maschile ha finito per bocciare le ambizioni dei più giovani, è altrettanto vero che il terza femminile è riuscito a lanciare segnali più incoraggianti, intrisi di promesse. E regalato una finale piacevole, ben interpretata da due ragazzine, entrambe dell’Ata, che possiedono margini di crescita interessanti. Anita Pantezzi, classe 2005, piombata in finale senza nemmeno perdere un game e la 14enne Lisa Tomasi, brava a non perdere la misura dei colpi in semifinale con un’avversaria pericolosa per i suoi cambi di ritmo e sicuramente in condizione come la nonesa Elena Santini. Le due si sono sfidate a viso aperto, alzando negli scambi l'asticella della qualità, ma il match non è sfuggito al controllo della Pantezzi che ha messo sul piatto aggressività e tanta intensità, oltre a una palla al momento più pesante e consistente. Lisa si è difesa con coraggio, senza riuscire però a sottrarre l’iniziativa alla amica rivale.
Classe ed esperienza si diceva, hanno fatto la differenza nel maschile. Qui Slomp ha avuto un piccolo aiuto all’inizio, il ritiro di Simone Ziglio, quando questi si trovava avanti di un set, ma poi, contro avversari più giovani ed evidentemente meno smaliziati, il veterano roveretano ha provveduto a mettere in campo tutta la sua grande intelligenza tennistica per disinnescare quelli che erano i principali favoriti del torneo: il compagno di squadra Matteo Fondriest, classe 2004, sin qui protagonista di un’eccellenza stagione, e il 21enne bellunese dell’Argentario Simone Perissinotto, sbarcato in finale dopo aver fermato la sorprendente corsa del 4.1 di Brentonico Samuel Sartori. Slomp è stato abile a togliere ogni punto di riferimento ai suoi rivali, non ha mai giocato un colpo uguale all’altro, ha inquinato il palleggio con traiettorie di diritto molto cariche e alte, ha spezzato il ritmo con il back di rovescio, e usato la palla corta per confondere le idee.
I tornei di quarta hanno provveduto a rimescolare un po’ le carte, ma hanno premiato i giocatori più continui e regolari, il 15enne di Predazzo Martin Boninsegna e la darzese Antonella Ferremi. Sempre preciso ed efficace nella spinta, abile a comandare con sicurezza gli scambi, Boninsegna ha dominato con piglio davvero energico il tabellone, cedendo appena dodici game in quattro partite; nulla ha potuto il bresciano del Tc Limone Daniele Cozzaglio che pure aveva ben impressionato sino alla finale. Bella e convincente anche l’affermazione di Antonella Ferremi, che ha sempre governato con attenzione gli scambi nella sfida decisiva con la rivana Giulia Turella.
Nel doppio titoli per il maestro di casa Luca Stoppini che si è aggiudicato il torneo di terza al fianco del 4.2 di Laives Rodolfo Cristofoletti, e per i trentini Mauro Negriolli e Loris Tamanini, bravi a gestire al meglio i momenti cruciali del super tie-break con i bresciani del Ct Limone Cristian Bottino e Daniele Cozzaglio nella finale del torneo di quarta.

Conclusione con qualche piccola sorpresa e tante conferme nel Master del Grand Prix Giovanile. Spicca tra i tanti il successo del solandro dell’Ata Leonardo Penasa che ha chiuso la stagione in promettente crescendo dominando la sfida decisiva della prova under 14 con il ledrense Daniele Faustini, piccola rivincita della finale giocata proprio qui giusto un anno fa. Federica Civettini, 3.5 del Ct Arco classe 2007, ha strappato con forza il titolo femminile piegando nella sfida decisiva Arianna Viganotti 4.2 del Ct Rovereto. Damiano Santini, 3.5 del Centro Val di Non, non si è lasciato sfuggire la vittoria nell'under 12, sul velluto la finale con Riccardo Dallago dell’Argentario, classe 2009, che ha avuto però il merito di arrivare sino in fondo, rovesciando le indicazioni di classifica, lui che è ancora enneci. E’ caduta a un passo dal traguardo invece la favorita del torneo femminile, la 4.1 roveretana Ana Tamindzic, bella e intensa la finale che esaltato il temperamento dalla 4.2 dell’Argentario Matilde Modena.
L’under 16 ha emesso i verdetti che ci si aspettava: Cristian Cauzzi ha rispettato il pronostico nell’under 16, ma il 3.1 arcense ha dovuto attendere il terzo set per piegare in semifinale il compagno Martino Casolla e tenere alta la soglia dell’attenzione in finale con il valsuganotto del Ct Borgo Calogero Di Dio; erano solo due le ragazze in gara nel femminile, nella finale tutta roveretana l’ha spuntata Giada Zeni, 3.4 classe 2005, vittoriosa con Sara Menapace. Epilogo inatteso nell’under 10: il dominatore del Grand Prix, il levicense Alessandro Fronza, non ha aggiunto la ciliegina che sperava sulla torta di compleanno per i nove anni, compiuti giusto sabato, ma ha dovuto arrendersi alla grinta e alla determinazione agonistica dell’atino Davide Bernardi, davvero bravo anche nella finale con il roveretano Denis Emanuelli. Due giovanissime dell’Argentario, Sandra Marciniak e Martina Nikolaev, hanno animato la prova femminile, l’ha spuntata la prima, che dopo un’esordio da brivido con la compagna di circolo Greta Agliocchi, piegata 10-8 al super tie-break, ha preso fiducia e sicurezza.

Autore
Stefano Sembenotti

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