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Impresa Melania Delai al Foro: battuta la giapponese Hibino

Le tribune sono vuote, ma la terra rossa del Foro restituisce sempre sensazioni profonde. Una piccola magia che Melania Delai riesce a far sua, incamerare e sprigionare regalandosi il più bel pomeriggio della sua carriera, insieme a una vittoria di prestigio e di spessore contro Nao Hibino, giapponese di Aichi classe 1994, numero 78 delle graduatorie mondiali. Una vittoria in rimonta che la proietta contro ogni pronostico al secondo turno del tabellone di qualificazione degli Internazionali BNL d’Italia (WTA Premier 5 - 1.692.169 euro di montepremi), al via a Roma. La 17enne di Trento, numero 838 delle classifiche Wta, in gara grazie a una wild card, sfrutta l’opportunità per prendersi di forza tutta la scena, le azzurre non brillano? Ci pensa lei con la determinazione e la ferrea volontà a salvare la giornata con una prova che è sintesi di audacia, spregiudicatezza e lucidità tattica. Melania parte contratta, comprensibilmente stretta dall’emozione, la Hibino ne approfitta per salire rapida sul 4-0, ma la nostra non si scompone, riesce a scrollarsi di dosso la tensione, comincia ad allungare il palleggio, a trovare qualche angolo e qualche soluzione di tocco che l’aiuta a rompere il ghiaccio. E il match piano piano cambia direzione, la nipponica è una giocatrice rapida di gambe, ma sulla terra è meno a suo agio e la Delai è brava a non darle punti di riferimento, variando continuamente ritmo e profondità. Così la favorita si ritrova improvvisamente il fiato sul collo, perché la trentina risale sino al 3-4, manca due palle del possibile aggancio, commette qualche errore e consegna il set alla 26enne tennista di Ichinomiya, già numero 56 al mondo nel 2016. Ma la Delai resta con la testa sempre ben dentro la partita, recupera subito il break, e torna ad alzare il muro, pronta ad azzannare con il rovescio appena se ne presenta l’occasione. La Hibino non sfonda più, perde campo e sicurezze, mentre la Delai infila quattro game, stacca la rivale e allunga la sfida al terzo, sempre più solida e precisa da dietro. Si alza subito sul 2-0, scappa sul 5-2, ha un momento di esitazione, che consente alla giapponese di rialzare rabbiosamente la testa, di rientrare sul 5-4, salvare un primo match point, non il secondo gestito con chirurgica freddezza dalla trentina. “All’inizio mi sentivo paralizzata dalla tensione - ha confidato alla fine - poi per fortuna mi sono sbloccata e le cose sono andate decisamente meglio. Un’emozione enorme vincere una partita così. Peccato solo non avere avuto il pubblico.” Finisce 4-6 6-3 6-4 in un’ora e cinquanta di gioco, Melly può continuare a sognare, adesso l’aspetta nel turno decisivo per il main draw, la 19enne slovena Kaja Juvan, n.113 del ranking mondiale, che ha battuto a sorpresa 6-4 6-1 l’americana Lauren Davis, numero 65 e terza testa di serie delle qualificazioni.

GIORNATA NERA - Delai a parte, non è stata una giornata positiva per i colori azzurri, tutte eliminate le altre italiane: Sara Errani, finalista qui nel 2014 stoppata solo da Serena Williams, è stata sconfitta per 6-1 6-3 dalla rumena Irina-Camelia Begu, n.73 e settima testa di serie, Giulia Gatto Monticone, n.156 del ranking, ha ceduto 6-3 1-6 6-2 con l’ungherese Timea Babos, n.101, la 29enne romana Martina Di Giuseppe, n.193, è stata battuta 6-3 6-2 dalla tedesca Anna-Lena Friedsam, n.109 e 14esma testa di serie, la fiorentina Martina Trevisan si è arresa 6-4 6-7 6-3 alla giapponese Misaki Doi, n.81 e decima testa di serie; troppo forte infine si è rivelata Aliona Bolsona per Jessica Pieri, n.312 del ranking, la spagnola, n.103 WTA e 14esima testa di serie, si è imposta per 6-1 6-1. 

Autore
Luca Avancini

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